Il “cippato calibrato”, un’alternativa al pellet?

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Cos'è il cippato calibrato o cippatino, un combustibile legnoso di piccole dimensioni di altissima qualità con una lavorazione che gli conferisce valori di ceneri residue, contenuto idrico molto bassi e potere calorifico elevato.

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Tra i combustibili legnosi c’è una novità che potrebbe sostituire in alcuni casi il pellet.

È il cosiddetto cippato calibrato o cippatino, un cippato di altissima qualità sottoposto a processi di lavorazione, come la vagliatura, la depolverazione e l’essiccazione forzata, che gli conferiscono valori di ceneri residue, contenuto idrico molto bassi e potere calorifico elevato.

Le novità su questo combustibile sono state presentate, anche in un workshop, nel corso della fiera di Arezzo “Italia Legno Energia” svoltasi dal 9 all’11 marzo.

Il cippato calibrato, a differenza del cippato che viene utilizzato in caldaie di media potenza (40-45 kW termici), potrebbe essere utilizzato in più piccole caldaie domestiche ed è una categoria di prodotto che sul piano tecnico-normativo è riconosciuta esclusivamente dallo schema di certificazione Biomassplus® e quindi non trova riscontro nella norma tecnica internazionale che definisce le classi di qualità del cippato.

Va comunque prodotto in base ad un approvvigiornamento molto prossimo alla disponibilità locale (entro i 70-80 km).

Il processo produttivo del cippato calibrato prevede una macinatura piuttosto “spinta”, al fine di ottenere un materiale dalla pezzatura particolarmente minuta e omogenea, nonché la vagliatura e depolverazione del prodotto per rimuovere sia le componenti grossolane sia quelle troppo fini. Inoltre, l’essiccazione forzata del materiale permette di ridurre significativamente il contenuto idrico.

La produzione di cippato calibrato ha dunque un processo lavorativo articolato: la frazione grossolana intercettata dalla vagliatura può essere rimacinata o destinata alla commercializzazione di cippato di pezzatura maggiore, mentre le polveri possono essere impiegate per la produzione di pellet o miscelate con cippato di qualità inferiore.

Il contenuto di polveri fini del cippato calibrato non deve eccedere l’1% in peso, mentre il valore della componente grossolana, cioè quella composta da particelle di dimensioni superiori a 16 mm, deve rimanere entro il 5%. Inoltre, il contenuto idrico non deve superare il 10% in peso.

Queste caratteristiche rendono il “cippatino A1+” molto simile alle classi A1 e A2 del pellet (come da norma UNI EN ISO 17225-2:2021).

Come detto, quando gli impianti domestici devono essere alimentati con biocombustibili omogenei e di alta qualità, può essere un’alternativa al pellet.

Viene confezionato e commercializzato in genere in sacchi di 6 kg di peso, con dimensioni paragonabili a quelle dei classici sacchetti di pellet.

Sul prezzo non ci sbilanciamo, ma possiamo affermare che è sensibilmente inferiore a quello del pellet a parità di potere calorifico.

Per approfondire: Cippato calibrato, l’ultimissima novità tra i biocombustibili legnosi a cura di Matteo Favero – Responsabile Area Biocombustibili e Certificazioni di qualità AIEL (fonte: energiadallegno.it )

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