Estendere ai cantieri privati le misure di compensazione contro l’aumento dei prezzi dei materiali edili: questa la richiesta formulata dall’Ance, dopo l’approvazione alla Camera, nell’ambito della conversione in legge del decreto Sostegni-bis, della norma sul caro materiali per le aziende appaltatrici di opere pubbliche.
Per quanto riguarda le opere pubbliche, ricordiamo, l’obiettivo del meccanismo di compensazione che scatterà a partire da rincari di oltre l’8% relativi al primo semestre 2021, è assicurare il giusto equilibrio contrattuale ed evitare ritardi nella realizzazione delle opere.
In particolare, per far fronte alle compensazioni, ogni stazione appaltante potrà utilizzare fino al 50% delle somme accantonate per imprevisti nel quadro economico di ogni progetto. In caso di insufficienza delle risorse, le stazioni appaltanti potranno attingere al Fondo per l’adeguamento dei prezzi, con una dotazione di 100 milioni, istituito presso il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.
Ora però, ha dichiarato in una nota il presidente dell’Ance, Gabriele Buia, bisogna “trovare rapidamente un rimedio analogo anche per i cantieri privati, che rappresentano un elemento importante per la ripresa e per la riqualificazione delle città”.
Nella nota dell’Ance sono riportati due ordini del giorno sul tema, accolti alla Camera per impegnare il governo (neretti nostri):
- “a valutare l’opportunità di prevedere quanto prima, idonee misure di compensazione al pari di quanto previsto per il settore dei lavori pubblici, volte a sostenere e tutelare anche il settore privato delle costruzioni dal forte rincaro del costo dei materiali e delle materie prime” ( n. 141 riformulato, Mazzetti-FI);
- “a valutare l’opportunità di adottare iniziative normative volte ad individuare meccanismi di revisione dei prezzi nel settore dell’edilizia privata, modellati su quelli individuati dall’articolo 1-septies del provvedimento in esame, anche al fine di consentire la prosecuzione degli interventi legati al Superbonus 110 per cento” ( n. 168 riformulato, Calabria-FI).