La California, da anni in prima linea nella lotta al global warming, nei giorni scorsi ha raccolto un risultato importante e il merito è in gran parte della sua spinta sulle rinnovabili.
Le emissioni dello Stato dell’orso, infatti, sono ritornate sotto ai livelli del 1990.
Come certificato dal California Air Resources Board (CARB – report allegato in basso) con dati aggiornati al 2016, si è arrivati a 429 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, contro i 431 del 1990.
Un risultato che, nonostante ci sia di mezzo la cresi economica, è stato ottenuto in parallelo a una crescita del Pil e a un aumento della popolazione.
Anche le emissioni pro capite, infatti, sono scese, di circa un quarto, mentre la carbon intensity, cioè il rapporto tra emissioni e unità di Pil, è calata di circa un terzo, con un disaccoppiamento netto iniziato dal 2003:
Progressi che, certifica il report CARB, sono dovuti in gran parte alla decarbonizzazione del settore elettrico e in particolare alle rinnovabili. Le emissioni del settore elettrico sono calate di circa 1/3 in 16 anni:
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