Bonus edilizia, il dossier Ance con tutte le novità sulle cessioni dei crediti

Riepilogo delle misure previste dal decreto Cessioni 11/2023 come convertito in legge.

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Con la conversione in legge del decreto Cessioni (dl 11/2023) pubblicata nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale sono arrivate diverse novità per i bonus fiscali in edilizia, con particolare riferimento alle cessioni dei crediti connessi ai lavori.

L’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) ha pubblicato un dossier, che alleghiamo in basso, con il riepilogo delle misure previste dal decreto.

Tra queste, ricordiamo, c’è la proroga del Superbonus pieno al 110% al 30 settembre 2023 per le villette, a condizione che si sia completato almeno il 30% dell’intervento complessivo allo scorso 30 settembre 2022.

Altro punto importante: cessione e sconto in fattura restano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, gli istituti per le case popolari (Iacp), le onlus e il terzo settore, e per i lavori su immobili colpiti da eventi sismici e anche per l’alluvione delle Marche.

E torna anche per i privati la possibilità di usare in 10 anni la detrazione.

Poi si possono utilizzare sconto in fattura e cessione del credito per gli interventi di edilizia libera, incentivati con bonus edilizi diversi dal Superbonus, per i quali al 16 febbraio 2023 siano stati compiuti pagamenti o stipulati accordi vincolanti tra le parti per la fornitura dei beni da installare.

Il provvedimento prevede, inoltre, che dal 17 febbraio 2023, è fatto divieto per le pubbliche amministrazioni di essere cessionari dei crediti di imposta, derivanti dalla cessione del credito e dallo sconto in fattura.

Mentre le banche potranno scambiare i crediti con Btp almeno decennali, purché nel limite del 10% della quota annuale che eccede i crediti di imposta già utilizzati in compensazione.

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