Bollette, nel terzo trimestre 2021 elettricità +9,9% e gas +15,3%

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Aumenti dovuti alle materie prime e che sarebbero stati molto più alti senza l’intervento da 1,2 miliardi deciso ieri in Consiglio dei ministri. L’aggiornamento trimestrale Arera.

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L’Autorità per l’energia ha comunicato l’aggiornamento delle bollette relativo al terzo trimestre 2021: +9,9% per l’elettricità e +15,3% per il gas con riferimento alla famiglia tipo in tutela (per l’elettrico 2.700 kWh all’anno di consumi e potenza impegnata di 3 kW e per il gas consumi di 1.400 metri cubi annui).

Il forte aumento delle quotazioni delle materie prime – in continua crescita da inizio anno per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia – nonché la decisa crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento di circa il 20% della bolletta dell’elettricità, se il Governo non fosse intervenuto con un provvedimento di urgenza, approvato ieri in Consiglio dei ministri, per diminuire la necessità di raccolta degli oneri generali in bolletta del prossimo trimestre,  sottolinea l’Autorità.

In particolare il Governo, con il Decreto lavoro e imprese approvato ieri in Consiglio dei ministri, ha previsto di destinare 1,2 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre, utilizzando a tal fine parte di quanto ricavato proprio dalle aste del mercato europeo dei permessi di emissione di CO2 (ETS).

Gli aumenti, in parte neutralizzati dall’intervento sugli oneri di Governo e Arera, spiega l’Autorità, sono legati al trend di forte crescita delle quotazioni delle principali materie prime energetiche.

In dettaglio, i prezzi europei del gas sono cresciuti di oltre il 30% nel secondo trimestre del 2021 rispetto al primo trimestre, e risultano sempre più correlati con il prezzo della CO2 che, nel mese in corso, si è attestato oltre i 50 €/tCO2, (oggi oltre 56 €) anche per le attese di un possibile rafforzamento delle vigenti politiche comunitarie per il contenimento delle emissioni.

Aumenti delle materie prime – si ricorda – stanno causando ripercussioni analoghe sui prezzi finali dei consumatori anche in altri paesi europei, come la Spagna e la Francia.

In termini di effetti finali per il prossimo trimestre, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2020 e il 30 settembre 2021) sarà di circa 559 euro, con una variazione del +12% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2019 – 30 settembre 2020), corrispondente ad un aumento di circa 62,4 euro su base annua.

Nello stesso periodo, la spesa della famiglia-tipo per la bolletta gas sarà di circa 993 euro, con una variazione del -1,3% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad una riduzione di circa 13 euro su base annua.

A settembre l’Autorità dovrà valutare se avviare un percorso di riallineamento del gettito della componente Asos (componente della spesa per gli oneri di sistema), nell’ambito della flessibilità consentita dalla prudenza di gestione dei conti.

Da luglio – ricorda Arera – è definitivamente attivo l’automatismo che consente a chi ne ha diritto (nuclei con Isee non superiore a 8.265 euro, 20.000 se con più di 3 figli) di trovarsi accreditato in bolletta, in modo automatico nei prossimi mesi, il bonus sociale di sconto per elettricità e gas, che comprenderà le agevolazioni già conteggiate dall’inizio dell’anno. Per ottenere i bonus sociali, quindi, non serve più presentare la domanda, che resta invece necessaria per le riduzioni da disagio fisico (utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita).

Altra misura che allevierà le bollette di determinati consumatori è lo sconto, prorogato dal decreto-legge Sostegni bis, anche per il mese di luglio, per le bollette delle piccole imprese: utenti in bassa tensione non domestici, come piccoli esercizi commerciali, artigiani, bar, ristoranti, laboratori, professionisti e servizi.

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