Batterie per il fotovoltaico, rifinanziato con 5 milioni il bando del Veneto

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Scorre la graduatoria: ammessi altri 1.600 interventi.

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La Regione Veneto ha stanziato altri 5 milioni di euro per finanziare il bando dedicato ai sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici che era stato emanato a fine giugno e che aveva visto le risorse esaurirsi in tempi brevissimi.

In particolare, con la nuova legge regionale 18 ottobre 2019 n. 42, (link al foglio informativo in basso), si corregge il comma 4 dell’articolo 5 della legge regionale 43/2018 (il collegato alla legge di stabilità regionale 2019), sostituendo le parole “euro 2.000.000,00” con “euro 7.000.000,00”.

Ammessi altri 1.600 interventi

“Attraverso tale incremento”, si legge dai dati informativi relativi alla lr 42/2019, “la Direzione ricerca, innovazione ed energia prevede di scorrere la graduatoria di cui alla DGR 840/2019, finanziando ulteriori 1.600 soggetti, oltre ai 700 che sono stati finanziati attraverso i 2 milioni di euro inizialmente stanziati”.

Nel dettaglio, ricordiamo, il bando veneto prevede l’assegnazione di un contributo a fondo perduto, con un importo massimo concedibile pari a 3.000 euro e variabile fino al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un sistema di accumulo a servizio di un impianto fotovoltaico con potenza fino a massimo 20 kWp.

L’intervento dovrà essere realizzato nel 2019 e le spese dovranno essere sostenute dal 1° gennaio 2019; gli interventi dovranno, inoltre, essere realizzati e rendicontati entro il 13 dicembre 2019.

Il contributo è concesso mediante una procedura a sportello per via telematica che prevede un accreditamento online. Infine, la domanda di partecipazione può essere presentata esclusivamente da privati cittadini già titolari o futuri titolari di un impianto fotovoltaico installato su edifici o a terra in Veneto.

La cumulabilità con le detrazioni fiscali e la questione degli impianti in conto energia

Come accaduto per l’incentivo lombardo, anche il sostegno veneto è compatibile con altri incentivi quali le detrazioni fiscali del 50% sulle ristrutturazioni edilizie di cui già gode lo storage abbinato al fotovoltaico, spiegava a giugno a QualEnergia.it Rita Stefanetto della Direzione ricerca e innovazione nell’energia della Regione.

Ricordiamo però che, a seguito di una una circolare delle Entrate emanata a inizio giugno, al momento, la spesa per una batteria non dà diritto alla detrazione fiscale del 50% dall’Irpef se lo storage si abbina ad un impianto fotovoltaico che riceve gli incentivi del conto energia.

Questa interpretazione che aveva spiazzato il settore potrebbe essere ribaltata: a settembre il sottosegretario MiSE con delega all’energia uscente Davide Crippa ci aveva spiegato che un accordo era già stato trovato tra ministero ed Entrate in proposito, parlando di un intervento imminente, per riammettere allo sgravio fiscale le batterie abbinate a FV incentivato.

Abbiamo spiegato nei giorni scorsi in che modo si potrà comunque ottenere la detrazione, anche se la spesa è stata effettuata nel 2018, qualora nei prossimi mesi arrivasse l’annunciato intervento che riammette alla detrazione fiscale le batterie su FV incentivato.

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