Batterie al litio, in Abruzzo la Ecofactory di Cobat per recupero di materie e riciclo

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L'impianto verrà inaugurato nel 2024: a regime selezionerà batterie e accumulatori al litio. Una parte di questi verrà destinata a una seconda vita, altri verranno trattati per il recupero delle materie preziose.

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Recuperare litio e materie preziose da batterie e accumulatori a fine vita provenienti dalle auto elettriche e dai RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

Di questo si occuperà lo stabilmento che Cobat, piattaforma multiconsortile e multifiliera al servizio dell’economia circolare, ha iniziato a costruire in Abruzzo e che sarà inaugurato nel 2024.

Sorgerà nei pressi di Chieti e selezionerà batterie e accumulatori al litio; una parte di questi verrà destinata a una seconda vita, altri verranno trattati secondo un processo che permetterà di recuperare, oltre al litio, anche altre materie preziose come manganese e cobalto.

Il Consorzio ha ricordato come il recupero di materie prime e seconde dai prodotti giunti a fine vita è uno dei pilastri fondanti di un approccio circolare nei sistemi produttivi ed economici.

Un tema ancor più caldo all’indomani del voto del Parlamento Ue, che ha approvato il provvedimento che disciplina la filiera di ogni tipo di batteria in ottica di economia circolare, dall’estrazione di materie prime al recupero/riciclo, passando per la produzione e l’utilizzo (Batterie più green, dal Parlamento Ue via libera alle nuove norme). Il provvedimento deve essere approvato formalmente dal Consiglio Ue prima della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Il metodo Cobat

Già nel 2014, Cobat ha avviato insieme a Cnr-Iccom (Istituto di Chimica dei Composti Organometallici) una ricerca volta ad efficientare l’iter di recupero del litio e degli altri metalli.

Questo processo, brevettato a livello europeo, prevede uno step prima meccanico e poi idrometallurgico, capace di ovviare ai limiti del processo pirometallurgico.

Della Cobat Ecofactory si parla in questi giorni a Pescara, durante il “Forum della Transizione Energetica“, in programma oggi e domani  (22 e 23 giugno 2023).

Il mercato delle batterie in numeri

Se il nuovo regolamento Ue verrà approvato anche dal Consiglio, segnerà una svolta per l’intera filiera che nei prossimi anni si troverà a gestire un numero crescente di batterie.

Al momento, l’industria delle batterie ha pianificato oltre 1 TWh di capacità produttiva a livello Ue per il 2027, con un potenziale di 1,8 TWh al 2030, secondo i dati recentemente diffusi da Transport & Environment.

Solo nel nostro Paese sono già previste due grandi fabbriche con capacità produttiva superiore a 10 GWh/anno, quella di Italvolt a Scarmagno e quella di Acc (Stellantis) a Termoli (non lontano dalla Ecofactory di Cobat).

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