Bando Pnrr colonnine di ricarica, dominano Eni ed Enel

Pubblicate le graduatorie. Nei centri urbani incentivati circa 4.700 progetti, nessun ammesso invece per le infrastrutture sulle superstrade.

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Selezionati oltre 4700 progetti per la ricarica di veicoli elettrici nei centri urbani. Nessuna iniziativa ammessa invece per le colonnine sulle superstrade: le poche proposte inviate non avevano i requisiti.

È il bilancio del primo bando 2023 dedicato alla misura del Pnrr per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica, i cui esiti sono stati pubblicati oggi dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (link in basso).

I progetti selezionati, come detto tutti relativi ai centri urbani, consentiranno di installare 4.718 punti di ricarica, per un importo complessivo di circa 70 milioni di euro.

“Il risultato è particolarmente positivo, in quanto l’obiettivo di questo primo bando era fissato a quattromila colonnine”, commentano dal ministero.

Guardando alle graduatorie, salta gli occhi il predominio di Eni, tramite la controllata di Plenitude, Be Charge, e di Enel, tramite Enel X.

Le due grandi invece non hanno fatto proposte per le superstrade: quattro dei sei progetti non ammessi per mancanza di requisiti sono di Agsm, uno di Neogy Srl e uno di Strategic Energy Resources.

Riguardo al deludente risultato sulle superstrade, il Mase “si è già attivato con gli operatori interessati per individuare le motivazioni che hanno portato alla scarsa adesione, al fine di adottare le misure più opportune per stimolare una più ampia partecipazione”, si spiega.

A questi primi due avvisi pilota, seguiranno ulteriori procedure di selezione con l’obiettivo di raggiungere il target finale di installare oltre 21mila infrastrutture di ricarica entro il mese di giugno 2026, per uno stanziamento economico di 713 milioni di euro.

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