Frenata nel mese di agosto per il mercato italiano delle auto elettriche.
Lo scorso mese sono state registrate nel nostro Paese 2.410 vetture full electric, con un calo considerevole pari al 40,6% rispetto ad agosto 2023, per una quota di mercato pari al 3,5% (dal 5,1% di agosto 2023).
Lo rende noto Motus-E, l’associazione italiana che promuove la mobilità elettrica, in un comunicato di ieri, 2 settembre.
Tutto il mercato auto italiano segna ad agosto una contrazione del 13,7%, con 69.011 immatricolazioni, e +3,8% sugli otto mesi 2024 con un totale di 1.084.248 immatricolazioni.
Nei primi 8 mesi dell’anno le auto elettriche vendute nei confini nazionali sono 41.254, in aumento di appena l’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un market share del 3,8%, in linea con il periodo gennaio-agosto 2023 (si era al 3,9%). Al 30 agosto il parco circolante elettrico italiano è di 256.493 vetture.
Il modello più venduto è la Tesla Model Y, con 376 immatricolazioni. Il brand di Elon Musk comanda anche il bilancio parziale dei primi 8 mesi dell’anno, con la Model 3, a quota 5.570, e con la Model Y a inseguire con 5.320. Lo riporta Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia.
Al secondo posto nella classifica di agosto la Volvo EX30 (a 264 immatricolazioni), terza nel parziale del 2024 con 2.160. Nei primi otto mesi la Fiat 500e è in quinta posizione (a 1.689) alle spalle della Jeep Avenger (1.916).
“I dati indicano nuovamente un andamento molto confuso del mercato, con gli straordinari picchi seguiti alla messa a terra dell’Ecobonus alternati a momenti di apparente stallo, in cui gli automobilisti interessati a passare all’elettrico restano alla finestra per comprendere l’evoluzione dello scenario”, commenta il presidente di Motus-E, Fabio Pressi.
Per evitare un “pericoloso andamento a strappi del mercato” l’associazione propone una “rapida e chiara pianificazione degli strumenti incentivanti discussi nell’ultima riunione del Tavolo Automotive” dello scorso 7 agosto, per i quali sarà “indispensabile anche la massima cautela nelle comunicazioni ai cittadini”.
Questi ultimi hanno dimostrato grande attenzione verso il passaggio alle auto elettriche, consumando in poche ore i fondi per questa tecnologia.
Altre considerazioni arrivano da Unrae. In un comunicato chiede che “venga definita quanto prima la strategia del Governo per accompagnare la transizione energetica del settore”, indicando tra le priorità “che i 240 milioni di fondi residui degli incentivi 2024 vengano resi disponibili ben prima della fine dell’anno, per rifinanziare le dotazioni esaurite della fascia 0-20 g/km di CO2″.
Michele Crisci, presidente Unrae, ribadisce inoltre “la necessità di scelte cruciali per supportare la transizione energetica, a partire dal recupero di ulteriori 250 milioni di euro (parte del miliardo previsto per il 2025, ndr) sottratti dal DL Coesione, l’eliminazione del price cap per le auto della fascia 0-20 g/km oppure, in alternativa, la sua equiparazione a quello della fascia 21-60 g/Km”.
Queste iniziative dovrebbero, per l’associazione, far parte di un più ampio piano strategico triennale per il 2025, 2026 e 2027.