Auto elettriche, per Bnef al 60% delle vendite già nel 2030

Le prospettive di mercato dei veicoli elettrici secondo l'Electric Vehicle Outlook di Bloomberg New Energy Finance.

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Le prospettive di mercato dei veicoli elettrici sono molto positive, ma i governi di tutto il mondo devono accelerare le vendite di questi veicoli se intendono azzerare le emissioni di CO2 entro metà secolo.

Per la prima volta, il rapporto di Bloomberg New Energy Finance (Bnef) sui veicoli alla spina, Electric Vehicle Outlook, esamina le azioni necessarie per portare i trasporti globali su gomma su una traiettoria compatibile con il traguardo net-zero, cioè zero emissioni nette di anidride carbonica al 2050.

In particolare, lo scenario net-zero di Bnef prevede che già nel 2030 le auto elettriche dovranno toccare quasi il 60% delle vendite complessive (4% nel 2020), contro il 34% indicato nello scenario di transizione economica, dove si assume che non ci saranno altre misure/politiche, oltre a quelle già messe in campo, volte a favorire la diffusione della mobilità elettrica.

In sostanza, nel 2030 si dovranno vendere 55 milioni di auto alla spina su scala mondiale, contro 32 milioni calcolati nello scenario base.

Nello scenario di transizione base, invece, si stima che le auto elettriche faranno il 70% delle vendite globali nel 2040, trainate da Cina, Europa e Stati Uniti, mentre nelle economie emergenti si procederà con più lentezza.

In tale contesto, lo sviluppo della mobilità alla spina sarebbe guidato soprattutto dalle dinamiche di mercato e dagli avanzamenti tecnologici nel settore automotive.

Nel grafico sotto, tratto dalle analisi Bnef, vediamo come si dovrebbe evolvere il mercato dei veicoli elettrici nei diversi segmenti e nei due scenari esaminati (di transizione base vs net-zero): veicoli a 2-3 ruote, autobus, automobili, mezzi commerciali leggeri e mezzi commerciali più pesanti.

Le maggiori divergenze, tra scenario base e scenario net-zero, si osservano nelle quote stimate delle vendite di furgoni e soprattutto camion di media-grande taglia, per i quali il mercato elettrico avanzerà con più fatica rispetto agli altri segmenti.

Per quanto riguarda, infine, le infrastrutture di ricarica, Bnef nello scenario net-zero calcola che bisognerà investire oltre 900 miliardi di dollari al 2040 per installare più di 500 milioni di punti di ricarica in tutto il mondo.

E la domanda elettrica globale, di conseguenza, aumenterà del 14% circa contando il maggiore fabbisogno per ricaricare i veicoli a batteria.

In tema di batterie, secondo gli analisti di Bloomberg New Energy Finance, sarà essenziale sviluppare pienamente il recupero-riciclo degli accumulatori, altrimenti la domanda mondiale di litio supererà le riserve a oggi note di questa materia prima entro il 2050.

La finestra per raggiungere le emissioni zero nei trasporti stradali al 2050, scrive poi Bnef, si sta chiudendo rapidamente.

Ecco perché, secondo gli analisti, è di fondamentale importanza che i governi rafforzino le loro strategie finalizzate a promuovere i veicoli a batteria.

Ma non basta: parte della soluzione, afferma Bnef, arriverà anche dalle politiche per diminuire gli usi di auto private, incrementando gli investimenti nei trasporti pubblici e nella mobilità attiva con percorsi pedonali e piste ciclabili nei centri urbani.

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