Amianto, il Parlamento Ue ha approvato la nuova direttiva

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Il limite di esposizione si riduce di 10 volte.

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Valori dieci volte inferiori rispetto a prima per l’esposizione massima permessa dei lavoratori; obbligo di sistemi più efficaci per rilevare le fibre, e nuove regole per evitare che chi lavora entri in contatto con la micidiale sostanza.

Queste le novità principali della direttiva europea sull’amianto approvata ieri dal Parlamento europeo in plenaria, con 614 favorevoli, 2 contrari e 4 astensioni.

La direttiva era già concordata con gli Stati membri sotto la presidenza svedese, a giugno 2023, e ora manca solo l’adozione formale del Consiglio e la pubblicazione in Gazzetta.

Come anticipato, nel nuovo testo il limite di esposizione professionale è dieci volte inferiore all’attuale: al recepimento della direttiva passerà da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo.

Dopo un periodo di transizione massimo di sei anni, gli Stati membri dovranno poi adottare a una tecnologia più moderna e sensibile per rilevare le fibre, cioè la microscopia elettronica. Avranno quindi la possibilità di ridurre il livello a 0,002 fibre di amianto per cm³ escluse le fibre sottili, oppure a 0,01 fibre di amianto per cm³ comprese le fibre sottili.

Per proteggere più efficacemente i lavoratori la direttiva prevede inoltre che siano dotati di dispositivi di protezione individuale idonei e che gli indumenti siano puliti in modo sicuro.

Si introducono poi una nuova procedura di decontaminazione e maggiori requisiti di formazione.

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