Favorire nei Paesi della sponda sud del Mediterraneo lo sviluppo dell’agrovoltaico e dell’energia rinnovabile, evitando conflitti legati a consumo di suolo e scarsità d’acqua e di risorse alimentari.
È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato da Enea e RES4Africa, la fondazione che promuove la diffusione delle energie rinnovabili nel continente africano, affrontato anche in un evento lo scorso 23 settembre.
“Nell’ultimo decennio abbiamo rilevato come la progressiva diffusione delle fonti rinnovabili nei territori nordafricani abbia incrementato il conflitto sull’uso del suolo. In questo contesto, l’agrivoltaico (o agrovoltaico) ha dimostrato tutta la sua potenzialità nel migliorare l’integrazione tra energia e uso della terra”, ha spiegato in una nota stampa Roberto Vigotti, Segretario Generale di RES4Africa Foundation.
Per dare risposta a questo problema del consumo di suolo a fini energetici, che rischia di ridurre la disponibilità di risorse alimentari, Enea metterà in campo la task “Agrivoltaico sostenibile @Enea”, istituita lo scorso marzo per favorire proprio il raccordo tra i principali soggetti coinvolti nelle fasi di progettazione, realizzazione e autorizzazione degli impianti agrivoltaici, sia sotto il profilo culturale e paesaggistico, che tecnico ed economico.
“L’installazione di impianti fotovoltaici, considerata la loro maturità tecnologica, il basso costo e la semplicità dei sistemi, è strategica rispetto al raggiungimento degli obiettivi energetici dell’area”, ha aggiunto Giorgio Graditi, direttore del Dipartimento Enea di Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili.
“Ma per integrare le energie rinnovabili nel sistema elettrico locale sarà necessario attuare politiche e iniziative dimostrative che possano rendere più facile per il settore privato svolgere il ruolo di acceleratore della transizione energetica”, ha concluso Graditi.
Per informazioni: Ezio Terzini, ENEA – Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili – [email protected]