A marzo in Italia consumi petroliferi giù del 30%

I dati diffusi dal MiSE. Dimezzata la domanda per la benzina, diesel in calo del 41% rispetto allo stesso mese del 2019.

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Si fanno sentire pesantemente gli effetti del lockdown sui consumi petroliferi italiani, secondo i dati diffusi dal ministero dello Sviluppo economico (tabella allegata in basso).

A marzo, infatti, nel pieno dell’emergenza coronavirus, la domanda complessiva di prodotti petroliferi nel nostro paese è crollata del 31% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (3,3 milioni di tonnellate vs 4,8 milioni di tonnellate).

E nel primo trimestre i consumi totali sono scesi del 10% in confronto a gennaio-marzo del 2019.

Più in dettaglio, la benzina ha registrato una flessione di quasi il 52% (-16,5% nei primi tre mesi dell’anno) nel paragone con il 2019, mentre il diesel ha perso il 41% a marzo e il 14% nel periodo gennaio-marzo.

In controtendenza il gasolio per riscaldamento che ha segnato un +31% a marzo (-9,2% nel trimestre), così come il gasolio agricolo e il Gpl per la combustione, che hanno visto rispettivamente incrementi del 17-22% circa nel mese di marzo.

Intanto ricordiamo che per la prima volta nella storia, con il crollo della domanda petrolifera innescato dall’emergenza coronavirus e la quasi-saturazione degli stoccaggi, il prezzo dei contratti future per la vendita di greggio sul mercato WTI è sceso sotto zero, con prezzi negativi fino a -37 dollari al barile.

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