Domani, 22 aprile manifestazione davanti al Ministero della Cultura per una “Italia rinnovabile”

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Venerdì 22 aprile si svolgerà a Roma una manifestazione davanti al Ministero della Cultura per chiedere al suo responsabile, Dario Franceschini, di dare una svolta al processo autorizzativo degli impianti a fonti rinnovabili, da troppo tempo bloccato dal dicastero, dalle soprintendenze e dalla burocrazia.

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Venerdì 22 aprile si svolgerà alle ore 11 a Roma una manifestazione davanti al Ministero della Cultura per chiedere al dicastero e al suo ministro, Dario Franceschini, di favorire una svolta nel processo autorizzativo degli impianti a fonti rinnovabili, dopo un decennio di ostacoli.

La manifestazione si svolgerà nell’ambito della Giornata della Terra 2022 davanti al Ministero della Cultura, in via del Collegio Romano, 27 ed è organizzata da “Cittadini per l’Italia Rinnovabile”, un comitato di recente costituzione formato da cittadine e cittadini, attivisti, giornalisti, professionisti, esperti e operatori delle rinnovabili e rappresentanti di associazioni ambientaliste. Tra essi molte firme di autorevoli ecologisti italiani.

Il comitato ha anche promosso una petizione su Change.org, che ha già superato 12000 firme.

Perché questa manifestazione e questa petizione?

Gli organizzatori lamentano che la svolta “rinnovabile” in Italia viene bloccata da un decennio con l’uso strumentale della burocrazia, e con il pretesto dei vincoli paesaggistici, e spesso con altre motivazioni non più accettabili.

Ed è giunta l’ora di dire basta, dicono. Rivendicano il fatto di avere a cuore il paesaggio, ma chiedono che questo Paese si ponga l’ambizione di costruire un nuovo paesaggio, quello della transizione ecologica. Un paesaggio che ospiti armoniosamente le energie pulite senza che esse vengano rifiutate con pregiudizio, come fossero un corpo estraneo.

Agli intellettuali, alle Soprintendenze, a tutta la classe politica e culturale, chiedono di lavorare per disegnare il paesaggio che caratterizzerà questa fase delicata del nostro tempo: ogni fase storica vede cambiare il paesaggio, che non è mai immutato negli anni.

Si ricorda che la convenzione europea del paesaggio si pone l’obiettivo di “… garantire il governo del paesaggio al fine di orientare e di armonizzare le sue trasformazioni provocate dai processi di sviluppo sociali, economici ed ambientali“, e non di conservarlo immutato.

“Cittadini per l’Italia Rinnovabile” nasce appunto per dare voce a quella che si presume sia la maggioranza degli italiani, una maggioranza che vuole farsi sentire, perché – si afferma – le energie rinnovabili sono un diritto.

“Abbiamo diritto a chiudere per sempre con l’economia malata della combustione fossile, che ci ha consegnato il disastro del clima, ci ha riempito di milioni di tumori e di malattie cardiorespiratorie, ha reso le nostre città invivibili, devastate dall’inquinamento, dal rumore e dalle polveri sottili”, si legge nella nota del comitato.

Cosa chiede il comitato:

  • Vogliamo liberarci del gas fossile e delle bollette esorbitanti, unendoci in comunità energetiche, autoproducendo l’energia, rendendo le nostre abitazioni eco-efficienti.
  • Vogliamo un modello energetico democratico e distribuito, basato sull’energia che viene dal sole, dal vento, dal mare, dalla geotermia, dal biometano, dalle biomasse a filiera corta e dai bacini idroelettrici.
  • Vogliamo le pale eoliche e i pannelli fotovoltaici nei nostri territori, per un’indipendenza energetica che sia amica dell’ambiente.

Si chiarisce che le fonti rinnovabili sono le energie della pace, del lavoro, della salute. E che l’economia rinnovabile è vantaggiosa per l’ambiente, per i cittadini, per gli investitori e per gli Stati. Può dare un forte impulso alla crescita sostenibile utilizzando risorse naturali preziose e gratuite.

“Non ci fermeremo – dicono quelli del Comitato – perché sappiamo che solo con un modello energetico incentrato sulle rinnovabili, sull’efficienza energetica, e sulla possibilità di autoproduzione e condivisione dell’energia, sarà possibile liberarci dal rincaro delle bollette e realizzare innovative forme di integrazione di sistemi di accumulo, mobilità elettrica e impianti efficienti per un modello economico sempre più decarbonizzato”.

Anche QualEnergia, web e rivista, aderisce alla manifestazione.


Manifestazione “MINISTRO FRANCESCHINI, VOGLIAMO L’ITALIA RINNOVABILE. ADESSO!”

Roma, venerdì 22 aprile 2022, ore 11

Davanti a MIBACT (Ministero Beni Culturali) – via del Collegio Romano, 27

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