Nonostante l’obiettivo di riportare in auge l’industria Usa del carbone da parte dell’amministrazione Trump, un dato ci dice che le cose, almeno lato occupazione, non sono poi così positive.
Solo per fare un esempio, il settore del solare ha contribuito lo scorso anno a dare più del doppio dei posti di lavoro rispetto a quello del carbone.
Con 350mila occupati gli occupati nel fotovoltaico (sommati ai relativamente pochi del solare termodinamico o CSP), inoltre, superano anche quelli di carbone, nucleare ed eolico, messi insieme (vedi grafico e tabella per il dettaglio).
Questo dato assume un connotato significativo visto che negli Stati Uniti i lavori nel solare nel 2017 sono calati del 6% (circa 24mila addetti) rispetto al 2016.
Una diminuzione (in particolare nel fotovoltaico) che è da attribuire per 9mila unità al comparto utility scale e per 15mila unità a quello residenziale. Si prevede tuttavia per il 2018 un incremento del 5% degli occupati nel settore.
I dati sull’occupazione nei settore dell’energia tradizionale e low carbon statunitense sono stati elaborati in un report appena pubblicato (allegato in basso) da Energy Futures Initiative, un’organizzazione non profit con sede a Washington.
Il documento divide i posti di lavori per i seguenti grandi comparti energetici: 1) generazione elettrica e combustibili; 2) trasmissione, distribuzione e accumulo; 3) efficienza energetica; 4) veicoli a motore.
Secondo il corposo studio, che analizza la forza lavoro del settore energetico, anche per genere, mansioni ed età, il solare, che negli Usa copre ancora solo l’1,9% dei consumi elettrici, occupa oggi il 7,7% in meno degli addetti del settore del gas naturale, ma le quasi 380mila persone qui occupate per l’80%, si specifica, sono impegnate nell’ambito della produzione del combustibile, e solo la restante parte è attiva nella generazione elettrica.
Anche se guardiamo al carbone, vediamo che nella sola generazione elettrica gli occupati, che restano stabili rispetto al 2016, sono intorno alle 92mila unità.
Lo studio di Energy Futures Initiative stima che negli Usa su una forza lavoro pari a 145 milioni di persone, 6,5 milioni (4,5%) siano coinvolte in lavori legati al settore energia, che nel 2017 ha visto aumentare gli occupati netti di 133mila unità (+2% sul 2016), pari al 7% dei nuovi occupati su scala nazionale.
Nell’ambito delle fonti rinnovabili rilevante è anche la crescita dell’occupazione nell’eolico Usa. L’energia eolica è al terzo posto negli impiegati relativi all’ambito della generazione elettrica, dopo FV+CSP e fonti fossili.
Nel 2017 ha occupato oltre 107mila persone, gran parte dei quali nell’installazione (34%), con un incremento del 6% sul 2016. Grazie alla crescita del settore si prevede un aumento dei lavoratori dell’eolico nel 2018 di un +3,7%.
Un accenno finale all’industria dello storage Usa: nel 2017 ha assunto nuovi 6.000 addetti per una crescita del 12% rispetto al 2016.
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