Etichetta energetica, via libera dell’Europarlamento: ecco come sarà

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Ieri il via libera definitivo. Dal 2019 si tornerà alla scala da A a G. Grazie ai codici QR e ad un database pubblico sarà molto più facile conoscere le reali prestazioni energetiche degli elettrodomestici, anche in negozio dal proprio smartphone. Una scheda sui cambiamenti in arrivo.

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L’etichetta energetica cambia: dal 2019 si ritorna alla scala da A a G.

Ieri, infatti, quasi due anni dopo la proposta della Commissione, il Parlamento europeo, dopo l’accordo con il Consiglio raggiunto lo scorso marzo, ha approvato in via definitiva la riforma dell’energy label.

Il regolamento che abroga la direttiva 2010/30 (in allegato in basso) ha avuto il via libera definitivo con 535 voti a favore, 46 contrari e 79 astenuti.

Ora manca solo il via libera formale del Consiglio e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Secondo la Commissione, la revisione delle etichette energetiche produrrà risparmi aggiuntivi per 17 milioni di tep.

Mai più “più”

In base al testo approvato oggi a Strasburgo – che rappresenta il primo provvedimento legislativo della strategia per l’Unione energetica andato in porto – lavatrici, lavastoviglie, televisori, aspirapolveri, frigoriferi e lampadine muniti delle nuove etichette arriveranno nei negozi nel 2019.

A seguire, entro il 2025, toccherà man mano a tutti gli altri prodotti coperti da etichettatura, ad eccezione delle apparecchiature per il riscaldamento (come caldaie e boiler) che potrebbero tardare fino a dopo il 2030.

Come anticipato, il nuovo regolamento prevede, a partire dal primo gennaio 2019, il ritorno all’originaria scala energetica da A a G.

Sarà poi introdotto un database suddiviso in due sezioni: una pubblica che renderà più facile per i cittadini confrontare l’efficienza energetica degli apparecchi domestici e l’altra contenente un registro dei prodotti per supportare le attività di sorveglianza degli Stati membri.

Le nuove etichette conterranno un codice QR o un link che permetterà ai cittadini di accedere al database online ed effettuare, anche attraverso app per lo smartphone, comparazioni immediate.

Per tenere il passo con i miglioramenti tecnologici sull’efficienza, ogni volta che il 30% dei prodotti venduti sul mercato Ue rientrerà nella classe A o quando il 50% dei prodotti rientrerà nelle prime due classi di efficienza energetica, A e B, la scala sarà aggiornata.

“La capacità informativa dell’etichetta – spiega Dario Tamburrano (M5S), relatore del nuovo regolamento all’Europarlamento – ha perso di chiarezza, specie a causa dell’esistenza di scale diverse (da A a G, da A++ a E, ecc.), e dell’introduzione delle classi con “+”, “++”, “+++” avvenuta nel 2010 in occasione della precedente revisione. Ciò ha reso meno chiara la differenza tra i gradini della scala e quindi tra i prodotti, in termini di consumo di energia, di prezzo, e altro. La proposta vuole rinnovare l’etichetta, aumentando nettamente la sua efficacia, e approfittando anche, a tal fine, dei progressi dell’information technology. “

Le novità in sintesi

Ma vediamo punto per punto cosa cambierà:

I “più” verranno eliminati, ma, come detto sopra, e si tornerà alla scala A-G, ma non per tutti i prodotti nello stesso momento.

Si sono infatti individuate tre categorie di prodotti (determinate in base al tasso di saturazione delle classi superiori e alla velocità del progresso tecnologico che contraddistingue ogni gruppo) a cui si applicano tempistiche di riscalaggio diverse:

A) Corsia rapida: lavatrici, lavastoviglie, televisori, aspirapolveri, frigoriferi, lampadine. Per questi  i “più” esistenti spariranno attraverso l’adozione di un atto delegato da parte della Commissione entro 15 mesi dall’entrata in vigore del regolamento – facendo in modo che le etichette con la nuova scala riadattata compaiano nei negozi entro la fine del 2019.

B) Corsia lenta: caldaie, boiler. Per questi l’atto delegato che dovrà riadattare la scala facendo scomparire i “più” dovrà essere adottato entro minimo 9/massimo 13 anni dall’entrata in vigore del regolamento.

C) Regola generale (o corsia di mezzo): tutti gli altri ora coperti. L’atto delegato dovrà essere adottato entro 6 anni dall’entrata in vigore, facendo in modo che le etichette con la nuova scala riadattata compaiano nei negozi entro il 2025.

Ascensori, scale mobili e simili (mezzi di trasporto con “motore fisso”) sono stati esclusi.

Verranno organizzate campagne informative dopo ogni riscalaggio e tutti i prodotti che verranno messi sul mercato dovranno essere 
registrati anche in una banca dati online, che avrà diverse funzioni utili e fruibili da parte di autorità di sorveglianza, Commissione europea, fabbricanti, negozianti, installatori, ma anche e soprattutto cittadini;

Una sezione del database sarà infatti pienamente pubblica e conterrà diversi dati e informazioni che potranno aumentare la conoscenza di chi deve fare un acquisto, ma anche diventare la base fondante di applicazioni e software che da sviluppare. Il database sarà operativo a partire dal 1 gennaio 2019, sarà la Commissione a doverlo creare.

Dall’etichetta si dovrà poter accedere alle informazioni online nel database: la soluzione individuata per ora è quella del QR Code (o eventualmente link o simile);

I produttori potranno includere un simbolo in etichetta che indichi che il prodotto è “Energy Smart” e si potranno includere informazioni supplementari in termini di consumo 
energetico assoluto o di consumo di altre risorse.

I prodotti “più grandi” potranno avere criteri di assegnazione della classe più stringenti.

Le pubblicità visive dovranno contenere anche la classe e il range di classi disponibili per quella categoria di prodotto;

I prodotti che provengono dall’estero dovranno essere etichettati prima di essere 
messi sul mercato europeo mentre altre etichette che ricordano l’etichetta UE non possono più essere utilizzate (v. EuBAC label) – fatte salve quelle esistenti in alcuni Paesi e introdotto dagli stessi governi (Germania per le caldaie installate). 


Il seguente documento è riservato agli abbonati a QualEnergia.it PRO:  

Il nuovo regolamento (pdf)

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