Fotovoltaico con batterie? Te lo paga il gestore, per risparmiare sulla rete

Succede in Australia, dove il gestore della rete dello Stato del South Australia sta per far partire in via sperimentale un programma che fornisce agli utenti impianto FV e storage. L'idea è quella di incentivare la generazione distribuita come alternativa a nuovi investimenti sulla rete elettrica.

ADV
image_pdfimage_print

La generazione distribuita e in particolare il fotovoltaico con batteria è una soluzione vantaggiosa non solo per utenti e clima, ma anche per il sistema elettrico in generale e per la rete. Per chi gestisce la rete, può addirittura essere economicamente vantaggioso fornire ai propri utenti impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo ed evitare in questo modo di dover investire in nuovi cavi e tralicci.

È questo il motivo che per cui SA Power Networks (SAPN), il gestore di rete del South Australia, da giugno fornirà ai propri clienti kit di fotovoltaico + storage a prezzi stracciati o con un affitto agevolato. Lo ha anticipato la testata australiana RenewEconomy.

Il programma in realtà partirà con una sperimentazione relativamente piccola, circa 100 kit installati a Salisbury, un piccolo sobborgo a nord di Adelaide: la scommessa dell’operatore di rete è che – a fronte di un incremento previsto della domanda elettrica per i prossimi 5 anni – la diffusione del FV con batteria nella cittadina eviterà di dover investire per adeguare la rete locale.

Il programma sarà rivolto ad utenti con consumi sopra ai 4.000 kWh/anno. A questi saranno offerti impianti FV da 3 kWp e sistemi di accumulo Tesla e Samsung da 6,4 kWh, gestiti da un software di energy management, fornito da Reposit Power, capace di ottimizzare il lavoro dell’accumulatore e, potenzialmente, di consentire agli utenti di offrire servizi di rete.

Chi aderirà al programma avrà diverse opzioni: avere il kit FV+batteria a soli 6.150 dollari australiani, cioè circa 4000 euro (praticamente un terzo del prezzo di mercato); se si ha già l’impianto FV, acquistare solo la batteria a 3.600 $ australiani (circa 2.300 euro e meno della metà del prezzo di mercato in Australia, sugli 8mila $A); oppure comprare l’impianto FV da 3 kW a 2.250 $A (1.450 euro) e avere la batteria in affitto a 18,5 $A ogni due settimane (12 euro) e un anticipo una tantum di 500 $A (circa 320 euro).

“Nei prossimi 5 anni dovremmo agire per affrontare un aumento localizzato della domanda a Salisbury – spiega Paul Roberts, addetto alle relazioni istituzionali di SAPN – vogliamo lavorare con gli utenti per evitare di dover investire in nuovi cavi e tralicci. Anziché costruire una nuova linea, vogliamo provare ad attingere alla generazione distribuita da FV.”

Insomma in Australia, uno dei mercati più vivaci per il fotovoltaico con storage, inizia ad essere chiaro il valore che la generazione distribuita può avere per il sistema elettrico. Valore che tra l’altro non si ferma certo agli investimenti in rete che riesce ad evitare. Per tornare alla situazione italiana, uno studio commissionato da ANIE-Energia a Business Integration Partners (uscito nell’autunno 2013) quantifica in oltre 500 milioni di euro l’anno i benefici netti che una diffusione massiccia dei sistemi di accumulo per il fotovoltaico porterebbe al sistema elettrico.

Ad esempio (vedi tabella sotto), oltre ai benefici per i costi della rete di distribuzione – circa 72,8 milioni di euro l’anno – la diffusione dello storage porterebbe un risparmio che deriverebbe dalla riduzione dell’energia in eccesso sulla domanda (overgeneration) quantificato in 234,4 milioni di euro e ben 147,1 mln di € verrebbero invece risparmiati con la riduzione di capacità termoelettrica.

ADV
×