I consumatori contro i soprusi delle compagnie elettriche

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Con la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica, sempre più frequenti i casi di bollette impazzite e sempre più utenti ricorrono a cause legali. Fondamentale in questo il supporto di Confconsumatori che ha aderito ad un progetto del Ministero dello Sviluppo Economico, per garantire un servizio di assistenza personale agli utenti, assolutamente gratuito.

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I casi di improbabili bollette della luce che riportano cifre spropositate rispetto ai nostri consumi colpiscono tutte le tipologie di consumatori che, con la liberalizzazione del mercato, hanno stipulato contratti per l’energia elettrica con le diverse compagnie erogatrici di servizi luce e gas.

Nel tentativo di risparmiare sui costi dell’energia elettrica un utente qualsiasi, abbonato ad un erogatore qualsiasi, può scontrarsi con questo tipo di difficoltà. Tipicamente questo accade quando un consumatore si ritrova senza energia elettrica per quasi una settimana a seguito di mesi in cui si sono susseguite strane fatture a suo carico con cifre da pagare non corrispondenti ai suoi effettivi consumi; o ancora, quando un utente aspetta invano accrediti monetari (anche di entità non indifferenti) che la compagnia erogatrice non si appresta a rimborsare.

Moltissimi sono i casi in cui i consumatori si trovano a dover affrontare le compagnie per queste anomalie nei contratti o ancora peggio, per il conteggio dei consumi. Per questo, molti si sono dovuti rivolgere alla legge e in molti casi Confconsumatori, l’associazione che difende e informa il consumatore, è stata il punto di forza di queste battaglie legali portate a termine con successo.

C’è infatti chi ha vinto la causa e si è visto rimborsare tutti gli arretrati pagati ingiustamente come nel caso di un utente di Bitonto, che dopo aver cambiato contratto e inviato richieste di annullamento dello stesso, riceveva ancora le bollette da pagare dal vecchio operatore che, non ricevendo i pagamenti, aveva tolto il servizio della luce per 8 giorni all’utente.

O ancora, come un utente di Massa Carrara, c’è chi è riuscito ad ottenere rimborsi oltre 500 euro, vincendo una causa contro l’operatore che gli addebitava di continuo bollette più alte rispetto agli effettivi consumi anche dopo aver cambiato gestore.

Questi sono solo alcuni degli esempi che si potrebbero fare a riguardo. Sta di fatto che con l’aiuto dei legali di Confconsumatori, entrambe le cause sono andate a buon fine per il consumatore. L’Associazione negli ultimi anni oltre al quotidiano servizio agli sportelli, ha aderito ad un progetto organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, “Energia: diritti a viva voce”, e insieme ad altre 17 associazioni, riesce a garantire un servizio di assistenza personale agli utenti, tutto assolutamente gratuito.

Questo, insieme ad altri progetti, è finanziato dalla cassa conguaglio per il settore elettrico autorizzata dall’AEEG (l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, ndr) e ha lo scopo di ‘formare’ gli utenti in materia di energia. Questo progetto, nel dettaglio, è nato dall’esigenza di regolare e mettere ordine tra i consumatori da quando è avvenuta la liberalizzazione del mercato del settore energetico: nella pluralità di offerte dei diversi gestori si sono colti sia i vantaggi (ovvero la possibilità di scegliere l’offerta più conveniente per i nostri consumi) sia gli svantaggi, ovvero le difficoltà di passaggio da un gestore all’altro o la frequenza, come abbiamo visto, di soprusi e scorrettezze circa le bollette e le somme da pagare. 

Prendendo parte a questa iniziativa, Confconsumatori scende in prima linea per affiancare i consumatori nella lotta contro questo tipo di ingiustizie e di conseguenza lo aiuta a destreggiarsi in un mercato così aperto e pieno di insidie.

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