Fotovoltaico, come sta cambiando il mondo degli EPC?

L'EPC che ha installato di più nel 2012 è l'americana First Solar, con 500 MW. Ma il mercato rimane molto frammentato e ha visto un notevole rimescolamento: gli operatori europei scendono in classifica e salgono quelli americani e asiatici. Un effetto della sempre maggior importanza dei mercati emergenti del fotovoltaico.

ADV
image_pdfimage_print

Il più grande operatore EPC del mondo per il fotovoltaico adesso è l’americana First Solar: nel 2012 ha completato progetti per 500 MW, con un incremento del 50% rispetto al 2011. L’anno passato si è avuto un notevole rimescolamento nella classifica mondiale degli EPC – engineering, procurement and construction – cioè gli operatori che realizzano i progetti chiavi in mano, anche per conto terzi. Un mercato che rimane molto frammentato: l’operatore più grande copre solo il 2% e i primi 30 il 24%.

L’Europa, per effetto del taglio degli incentivi negli ex primi due mercati mondiali, il nostro e la Germania, come sappiamo, è sempre meno centrale nel settore, mentre assumono peso Asia e Americhe, e questo si riflette anche nel mondo degli EPC, rivela l’ultimo report su questo mercato pubblicato da IMS Research, ora IHS. Nella top ten infatti gli europei sono rimasti solo in quattro, mentre nel 2010 erano europei sette tra i dieci più grandi EPC al mondo.

Assieme a First Solar altre due aziende statunitensi entrano nella top 15: SunEdison e SunPower che hanno installato rispettivamente 390 MW e 190 MW. Sia First Solar che SunEdison sono riuscite ad inserirsi nell’ondata di installazioni a scala di utility che c’è stata negli Usa, come il parco 550 MW di Topaz Solar Farm che First Solar sta realizzando in California o quello da 290 MW di Agua Caliente, in Arizona.

Ma ad essere saliti nella classifica nel 2012 sono soprattutto EPC asiatici e in particolare cinesi. Quattro tra i primi dieci operatori e otto tra i primi 30 sono cinesi. A sostenerli il mercato domestico, che continua crescere rapidamente e rimane in gran parte impenetrabile per le aziende straniere. Da notare che nella top ten compare anche un’impresa indiana, Larsen & Toubro, che ha completato nel 2012 progetti per 200 MW, raddopiando rispetto al 2011. Al pari dei cinesi, gli EPC indiani sono in una posizione privilegiata per approfittare della crescita del loro mercato domestico.

Insomma, come ormai si è capito, l’epoca in cui il mondo del fotovoltaico quasi coincideva con il vecchio continente è finita e sono sempre più importanti i mercati dei paesi emergenti, anche piccoli, ma numerosi. La previsione di IHS, ricordiamo, è infatti che i mercati minori possano arrivare tra 5 anni a un volume di nuovo installato annuale di 12 GW contro gli 1,6 GW del 2012 e che nei prossimi 4 anni in questi mercati si installeranno circa 30 GW di potenza (QualEnergia.it, Fotovoltaico, la speranza è nei mercati emergenti).

Se l’Europa non è più centrale e se sempre molte aziende extracomunitarie salgono nella classifica degli EPC, questo non vuol però dire che gli operatori europei di colpo siano destinati a sparire. In molti, si fa notare nel report, sono attivi sui nuovi mercati: tra i primi 30 EPC al mondo 11 sono ancora europei e assieme nel 2012 hanno installato 2 GW di potenza.

ADV
×