Belgio, crepe in un reattore nucleare

  • 13 Settembre 2012

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Segni di crepe sono stati scoperti nel serbatoio principale di un reattore di Tihange, la seconda centrale nucleare del Belgio, che non potrà essere riattivato a ottobre come previsto. Lo ha reso noto la Electrabel, la società del gruppo Gdf Suez che gestisce l'impianto.

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Segni di crepe sono stati scoperti nel serbatoio principale di un reattore di Tihange, la seconda centrale nucleare del Belgio, che non potrà essere riattivato a ottobre come previsto. Lo ha reso noto la Electrabel, la società del gruppo Gdf Suez che gestisce l’impianto. In una nota la compagnia ha spiegato che “dalle indagini preliminari condotte nell’impianto di Tihange 2 sono emersi segni meno evidenti ma simili a quelli già riscontrati a Doel 3”, uno dei reattori della più grande centrale del Paese.

Ad agosto il Belgio aveva fermato il reattore da 1.006 megawatt di Doel 3, a nord di Anversa, per l’individuazione di possibili crepe nel serbatoio principale e in seguito il provvedimento era stato esteso alla centrale di Tihange, vicino a Liegi. Nel comunicato si spiega che “ci vorranno diverse settimane prima di avere risposte definitive” sulle crepe e nel frattempo la centrale di Tihange resterà chiusa. I problemi alle due centrali sarebbero legati ai vasi di contenimento costruiti negli anni 70 dalla società olandese Rotterdamsche Droogdok Maatschappij che nel frattempo ha cessato l’attività. Il Governo belga ha annunciato per i prossimi anni una graduale uscita dal nucleare ma nel 2011 l’energia atomica ha coperto ancora il 54% del fabbisogno di energia elettrica.

(Fonte AGI/REUTERS/AFP)

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