Negli esperimenti in cui è sono state utilizzate le nanoparticelle di silicio su celle solari, i ricercatori hanno osservato un ampio miglioramento del voltaggio con un conseguente aumento della potenza del 60-70% nella gamma ultra-violetta (UV) e un significativo miglioramento del 10% nella potenza nella gamma della luce visibile.
I ricercatori hanno integrato film utra-sottili di nanoparticelle di silicio del diametro di 1 e 3 nanometri direttamente su celle fotovoltaiche policristalline convenzionali, formando uno strato trasparente di nanoparticelle di silicio.
Harmel Rayat, presidente e amministratore delegato della Octillion, ha evidenziato anche che lo strato di nanoparticelle non aumenta solamente le prestazioni della cella, ma è anche in grado di convertire in energia elettrica utile la componente UV, causa di danni alla cella e di dispersioni di calore. Quindi un simile processo è in grado di far durare più a lungo le celle solari
Lo studio sperimentale è stato pubblicato lo scorso 6 agosto nell’edizione dell’American Institute of Physics’ Applied Physics Letters.
Octillion Corp. è un incubatore tecnologico che si è focalizzato nelle tecnologie solari innovative. Tra le attuali attività di ricerca e sviluppo, in attesa di essere brevettate, c’è quella di adattare le attuali finestre in superfici capaci di produrre elettricità dall’energia solare, senza perdite significative nella trasparenza dei vetri o necessità di importanti cambiamenti nelle infrastrutture produttive.
LB
23 agosto 2007