La legge greca indica in 700 MW di potenza l’obiettivo del paese per il 2007; un obiettivo che potrebbero rivelarsi fin troppo ambizioso. Per le centrali termosolari la legge ha stabilito che per impianti con potenze fino a 5 MW la tariffa sarà di 0,25 €/kWh (rete nazionale) e 0,27 €kWh(rete autonoma di isola) e con potenze oltre i 5 MW sarà di 0,23 €/kWh rete nazionale) e 0,25 €/kWh (rete autonoma di isola). Amaggio il Primo Ministro francese Villepin ha annunciato, sorprendendo gli stessi operatori, un notevole incremento nella tariffa incentivante per il FV, passata da 0,14 a 0,55 €/kWh per una durata di 20 anni. La possibilità che l’incentivo si portasse a questi livelli era stata comunque ventilata dalla “Legge di Orientamento sull’Energia” approvata nel luglio del 2005; qui si affermava che la tariffa per il FV potesse “consentire la remunerazione del capitale investito”, oltre a considerare i costi evitati dall’acquirente che in Francia nel 95% dei casi è la società elettrica nazionale EDF.
Si è raggiunto questo nuovo livello di incentivazioni dopo diversi confronti tra governo e operatori del settore. In particolare quest’ultimi avevano indicato tre principali condizioni che, a fine aprile, sono state accettate.
La prima riguardava la definizione di una “tariffa-base” stabilita per ogni tipo di sistema, taglia o installazione; questa doveva essere di 0,305 €/kWh (0,40 €/kWh per i Dipartimenti d’Oltremare). La seconda si riferiva ad un “premio” per l’integrazione su strutture edilizie che è stato fissato a 0,25 €/kWh (0,15 €/kWh per i Dipartimenti d’Oltremare). Di conseguenza, la tariffa per un sistema FV integrato su un edificio sarebbe stata di 0,55 €/kWh.
Infine, era stata cancellata l’ipotesi di deduzione annuale del 5% della tariffa per i nuovi contratti, così da consentire ad un mercato ancora giovane di decollare senza inutili accelerazioni (in Francia sono installati in tutto circa 10 MW). Il Ministero dell’Industria sta discutendo se limitare a 500 MW la potenza FV da installare al 2010. Come ogni paese di fronte a nuovi meccanismi incentivanti per le rinnovabili, anche la Francia dovrà superare alcuni ostacoli per l’effettiva diffusione della tecnologia, legati in particolare ai problemi di allacciamento alla rete, ai contratti d’acquisto da parte delle utility e agli aspetti fiscali. Ma come sappiamo bene anche noi in Italia, il reale sostegno ad un settore come il solare si vede proprio dall’impegno profuso dalle istituzioni nazionali e regionali per superare queste barriere.
Nonostante una continua e attesa crescita del FV a livello mondiale, gli operatori si aspettano molto dai nuovi mercati europei, anche perché, come detto all’inizio, le stime annunciano un mercato FV della Germania in ribasso: da 710 MW collegati alla rete nel 2005 si potrebbe passare a 600 MW nel 2006.
Leoanrdo Berlen
Fonte: IlSoleatrecentosessantagradi (Newsletter di ISES Italia) – Anno XII – n. 7 Luglio/Agosto 2006
www.ilsolea360gradi.it
8 settembre 2006