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FV back-contact, senza saldatura aumenta l’efficienza del modulo

Ancora non sappiamo se la tecnologia back-contact rappresenterà l'inizio di una nuova era tecnologica per il FV, diverse aziende però iniziano a produrre moduli adottando questa soluzione, sperimentandone delle varianti per ottimizzare la resa della cella e quindi del modulo. Ne abbiamo parlato con Giulio Arletti, AD di Trienergia.

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La tecnologia back-contact rappresenterà l’inizio di una nuova era tecnologica per il fotovoltaico?

Questo ancora non lo sappiamo: la produzione è ancora minima se paragonata alle altre tecnologie e i costi, sia per le materie prime che per il commercio del prodotto finito, sono ancora più elevati rispetto alla media.

Già nei prossimi due anni, secondo i player del settore i prezzi potrebbero scendere significativamente, ma già ora alcune aziende stanno iniziando a puntare su questo prodotto.

Tra queste c’è Trienergia, azienda costituita nel 2015 da una costola di Coenergia, noto distributore che oggi si occupa di rinnovabili a 360°: dal fotovoltaico, al solare termico, all’accumulo, fino alle colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

A dicembre 2017 Trienergia ha avviato la linea di produzione per moduli monocristallini (MWT) con tecnologia back-contact (disponibili nei modelli da 21, 42 e 60 celle), proponendo però una variante nel procedimento di realizzazione che ne aumenta resa ed efficienza.

In tutte le celle di questo tipo che sono in commercio – spiega a QualEnergia.it l’ad Giulio Arletti – i contatti negativi e positivi si trovano sul retro della cella, ciò che però differenzia la produzione Trienergia è la ribbonless technology, ovvero all’eliminazione dei punti di saldatura.

“Solitamente queste celle vengono saldate tra di loro attraverso dei clamp, noi al posto della saldatura utilizziamo un sistema ‘a colla’ che fissa le celle su un backsheet conduttivo, ovvero una lamina di rame con un circuito, che permette di ottenere prestazioni più elevate ed eliminare possibili microfratture”.

In questo modo si elimina la cell-to-module loss, che nei pannelli tradizionali comporta una perdita di efficienza di ciascuna cella di circa il 3% dopo la saldatura. L’efficienza del modulo aumenta così fino al 10%.

Il sito produttivo si trova a Bondeno di Gonzaga – ci racconta l’ad – in provincia di Mantova, e per il 2018 è prevista una capacità produttiva di 24,28 MW.

Questi moduli MWT vengono realizzati dall’azienda in modelli triangolari e rettangolari che consentono fino al 50% in più di potenza installata su tetti a falda triangolare.

L’abbinamento di moduli di queste due diverse forme in uno stesso impianto caratterizza l’offerta di Trienergia già dal 2008, quando il brand era ancora interno a Coenergia e commercializzava moduli prodotti da un partner cinese.

“Grazie a questi moduli – ci spiega Arletti – è possibile coprire al 90% la falda dei tetti residenziali e aumentare così la potenza e la produzione dell’impianto FV. Il primo problema che abbiamo incontrato nella commercializzazione di questo prodotto è stato convincere il cliente finale che moduli di potenza diversa ma con la stessa corrente potessero lavorare insieme”.

“Abbiamo portato avanti questo filone fino al 2014-2015 – continua – quando il partner cinese che li produceva per noi ha lasciato il settore. A quel punto il prodotto era già lanciato nel mercato, avevamo venduto già 6 MW per gli impianti residenziali. Ma eravamo rimasti senza prodotto e in quegli anni non c’erano le condizioni migliori per investire aprendo uno stabilimento produttivo in Italia e abbiamo pensato di abbandonare. Poi il deciso slancio del mercato cinese ha iniziato ad assorbire diversi GW di potenza e si è aperto un nuovo ventaglio di opportunità per la commercializzazione a livello internazionale di moduli FV. Questo ci ha dato fiducia e ci ha convinto ad avviare a luglio 2015 la nostra produzione in Italia.”

Con l’avvio della produzione Trienergia è diventata un’azienda a sé, svincolata a livello burocratico da Coenergia.

“Sicuramente avviare la produzione al fianco di un partner commerciale affermato come Coenergia ha semplificato l’ingresso nel mercato dei nostri prodotti. Va detto però che il mercato italiano costituisce solo il 30% delle nostre vendite, che si concentrano prevalentemente nel mercato residenziale americano e nel mercato inglese e nord europeo in generale”.

Nel video di seguito il procedimento di realizzazione dei moduli di Trienergia con la tecnologia back-contact:

L’articolo è stato realizzato da QualEnergia.it all’interno di un accordo commerciale con Trienergia.

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