Via libera anche alla Camera al dl Aiuti bis: riepilogo delle novità sull’energia

Sciolto il nodo del Superbonus. Il testo però deve tornare al Senato a causa di una modifica apportata a Montecitorio.

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Il decreto Aiuti bis (dl 115/2022) è stato approvato ieri, giovedì 15 settembre, dalla Camera, con 322 voti favorevoli e 13 contrari, dopo il via libera arrivato martedì al Senato.

Per completare il suo iter di conversione in legge, il provvedimento deve tornare ancora una volta al Senato, perché a Montecitorio è stata apportata una modifica (è stata tolta la norma, introdotta a Palazzo Madama, che eliminava il tetto per gli stipendi dei vertici della Pubblica amministrazione).

Di seguito il riepilogo delle novità del decreto sul Superbonus e sulle altre misure in campo energetico.

Superbonus

Il testo riformulato dal governo scioglie il nodo della responsabilità in solido tra cedente e cessionario dei crediti fiscali, connessi alla maxi detrazione del 110% e agli altri bonus edilizi.

È stato proprio questo nodo, ricordiamo, ad aver ostacolato a lungo il processo di conversione del decreto, finché si è trovata una mediazione che dovrebbe consentire di far ripartire il mercato delle cessioni.

In sostanza, la responsabilità solidale tra chi cede il credito e chi lo acquista si ha solo in caso di dolo o colpa grave, per i crediti sorti a partire da novembre 2021 (entrata in vigore del decreto anti-frodi con i nuovi obblighi su visti di conformità, asseverazioni e attestazioni).

Ciò permette di distinguere tra le condotte effettivamente fraudolente e i casi in cui, invece, chi acquisisce i crediti è in buona fede, essendo estraneo alle attività illecite compiute in precedenza da altri soggetti.

Mentre per i crediti maturati prima di novembre 2021, la responsabilità solidale sui soggetti diversi da banche, intermediari finanziari e assicurazioni, è circoscritta ai casi di dolo e colpa grave, ma sarà necessario acquisire una asseverazione “ora per allora”.

Le altre misure

Nel complesso, il decreto Aiuti bis vale 17 miliardi di euro e ci sono diverse norme di interesse in campo energetico, tra cui: proroga a tutto il 2022 degli sconti sulle bollette energetiche (azzeramento oneri generali nel settore elettrico, riduzione Iva sul gas), rafforzamento del bonus sociale per elettricità e gas nel quarto trimestre, sospensione fino al 30 aprile 2023 delle modifiche unilaterali ai contratti di fornitura, proroga dello sconto sulle accise dei carburanti fino al 20 settembre.

Di seguito le altre principali misure del provvedimento:

  • rafforzamento del bonus sociale elettricità e gas anche per il quarto trimestre 2022 per i clienti domestici in condizioni economiche svantaggiate e in gravi condizioni di salute, applicando il limite Isee di 12.000 euro previsto dal dl Energia 21/2022;
  • dal 1° gennaio 2023, ai clienti vulnerabili, le imprese di vendita sono tenute a offrire la fornitura di gas naturale a un prezzo che rifletta il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso, i costi efficienti del servizio di commercializzazione e le condizioni contrattuali e di qualità del servizio, così come definiti dall’Autorità di regolazione (Arera);
  • azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico per tutte le utenze anche nel quarto trimestre 2022;
  • riduzione Iva al 5% nel settore gas anche nel quarto trimestre 2022; inoltre, Arera manterrà invariate le aliquote relative agli oneri generali di sistema, in vigore nel terzo trimestre 2022.

Prevista anche la proroga dei crediti di imposta alle imprese per gli acquisti di energia elettrica e gas relativi al terzo trimestre 2022 con il seguente schema:

  • 25% a favore delle imprese a forte consumo di energia elettrica;
  • 25% a favore delle imprese a forte consumo di gas naturale (per usi diversi da quelli termoelettrici);
  • 15% a favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo di energia, dotate di contatori elettrici di potenza pari o superiore a 16,5 kW;
  • 25% a favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas (per usi diversi da quelli termoelettrici).

Il decreto poi estende fino al 20 settembre i tagli fiscali su benzina, diesel, gpl e metano.

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