Vendita di impianti fotovoltaici e pratiche commerciali scorrette, sanzioni Antitrust a tre società

Multe per oltre 700.000 euro a un’azienda delle energie rinnovabili e a due finanziarie

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L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) ha sanzionato Green Style Energie Rinnovabili S.r.l. per 480.000 euro e le finanziarie Fiditalia S.p.A. e Santander Consumer Bank S.p.A., rispettivamente per 117.000 e 135.000 euro.

L’Autorità ha accertato che Green Style Energie Rinnovabili ha attuato condotte commerciali scorrette nei confronti dei consumatori. In particolare, l’AGCM ha rilevato che la società, con sede operativa a Padova, si è presentata ingannevolmente a potenziali clienti, facendo sottoscrivere loro contratti di acquisto di impianti fotovoltaici e relativi contratti di finanziamento – senza che i clienti se ne rendessero conto.

Tutto ciò, dice l’Autorità, mediante la descrizione ingannevole dei vantaggi economici, del prezzo, delle modalità di pagamento e della reale natura dei vincoli contrattuali derivanti dall’acquisto dell’impianto e dai moduli firmati dai consumatori.

I venditori, autorizzati a operare anche come agenti di Enel prima, e di ENI poi, limitatamente però alla vendita di pacchetti per il mercato libero del gas e dell’energia elettrica, o per il collocamento di polizze assicurative per caldaie, si qualificavano invece come agenti Enel o ENI per la vendita di impianti fotovoltaici, che piazzavano in realtà per conto di Green Style Energie Rinnovabili.

I venditori operavano usando “biglietti recanti i loghi delle due società, ovvero utilizzando, per la comunicazione di fattibilità dell’impianto fotovoltaico, carta intestata con l’indicazione delle denominazioni delle società Enel o ENI,” scrive l’Autorità nella sua decisione.

L’AGCM ha accertato poi che i venditori di Green Style Energie Rinnovabili dicevano ai potenziali clienti che l’impianto FV sarebbe stato a “costo zero” per loro, “in quanto le spese dell’impianto saranno compensate con le detrazioni fiscali e con gli introiti derivanti dall’immissione in rete dell’energia prodotta dall’impianto stesso,” omettendo di informare i consumatori circa l’esistenza di un ulteriore contratto accessorio di finanziamento, oneroso e collegato al contratto di acquisto dell’impianto fotovoltaico.

L’Autorità fa notare come anche le note scritte per gli operatori del call center della società, incaricati di fissare gli appuntamenti degli agenti di vendita, erano finalizzate “ad assicurare ai consumatori non solo il carattere non vincolante della visita domiciliare, ma anche la gratuità dell’installazione dell’impianto, mediante l’uso dell’espressione “IMPATTO ZERO”.

Le segnalazioni dei consumatori e la documentazione raccolta da AGCM hanno confermano come molti consumatori si siano resi conto di “dover sostenere un onere economico, e finanche di aver sottoscritto un contratto di finanziamento, solo al momento del contatto con la società finanziaria, ritenendo i medesimi di aver acquistato tale impianto in modo del tutto gratuito.”

Secondo l’Autorità, Green Style Energie Rinnovabili ha usato un modulo denominato “Proposta d’acquisto” “PDA”, privo di informazioni chiare ed adeguate, specie al momento di concludere il contratto di acquisto dell’impianto fotovoltaico, che spesso era privo di informazioni essenziali, quali le rate e il tasso di interesse o le modalità e i tempi per esercitare il diritto di recesso – contratto di cui sovente non veniva neanche consegnata una copia al consumatore.

Per quanto riguarda Fiditalia e Santander, limitatamente al contratto di finanziamento, l’Autorità ha rilevato “la mancata adozione di istruzioni e procedure di controllo strumentali ad assicurare la corretta acquisizione del consenso del consumatore da parte dei dealer.”

L’Autorità ha quindi ritenuto che sussista una responsabilità diretta delle due finanziarie, “consistente nella omessa vigilanza sull’operato dei dealer, nelle fasi di formazione e acquisizione del consenso del consumatore, posto che gli agenti di vendita operano come promotori delle società finanziarie medesime.”

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