Un altro passo avanti per l’eolico offshore galleggiante in Europa

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Avanza il progetto da 25 MW al largo del Portogallo. In tema di impianti galleggianti segnaliamo anche che in Francia è stato inaugurato in un bacino il parco fotovoltaico sull’acqua più grande del continente.

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Diventa sempre più imminente la realizzazione finale del primo parco eolico offshore galleggiante nell’Europa continentale perché sono iniziate le operazioni di trasporto via mare. Il primo impianto in assoluto di questo tipo a livello mondiale, Hywind, è stato installato in Scozia nel 2017 ed è operativo da tempo.

Una piattaforma con la sua turbina, spiega una nota dell’azienda americana Principle Power che ha sviluppato la tecnologia Wind Float, è salpata dal porto spagnolo di Ferrol per raggiungere la sua destinazione finale, 20 km al largo di Viana do Castelo in Portogallo.

Un’area con fondali molto profondi (cento metri circa), dove sarebbe stato impossibile sviluppare un parco eolico tradizionale con le turbine ancorate direttamente sul letto del mare.

Quando sarà completato, l’impianto conterà tre piattaforme galleggianti con altrettante turbine per complessivi 25 MW di potenza.

Il progetto è guidato dal consorzio Windplus che comprende EDP Renewables con la maggioranza delle quote (54%), ENGIE, Repsol e Principle Power; la Banca europea per gli investimenti ha supportato l’iniziativa con un prestito da 60 milioni di euro.

Per rimanere in tema di impianti “galleggianti” (anche se la tecnologia e infrastruttura è molto differente), segnaliamo l’inaugurazione di un impianto FV flottante nel sud della Francia: si tratta del parco fotovoltaico galleggiante più grande d’Europa.

L’impianto da 17 MW, O’MEGA1 sviluppato da Akuo Energy, si trova a Piolenc, nel dipartimento di Vaucluse, su un lago ricavato in una vecchia cava.

Ricordiamo che il potenziale del solare galleggiante è molto elevato su scala globale: uno studio recente della World Bank parla di 400 GW utilizzando soltanto una percentuale irrisoria (1%) degli specchi d’acqua artificiali. Per la Francia l’agenzia EurActiv parla di un potenziale intorno a 20 GW su circa 1.300 siti tra ex zone industriali, dighe e bacini idrici.

E in Italia c’è il progetto Eni per un impianto floating PV da 14 MW a Brindisi.

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