Un “supercomputer” per ottimizzare le rinnovabili

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Enea, UniTrento e Ateneo Tor Vergata lavorano su questa tecnologia per efficientare le prestazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico. Dall’Agenzia anche un algoritmo che “etichetta” l’inquinamento atmosferico.

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L’Italia è tra i protagonisti del progetto di ricerca europeo EoCoE che punta a sfruttare i “supercomputer” per ottimizzare le prestazioni degli impianti energetici, come nel caso di fotovoltaico, idroelettrico ed eolico.

Un supercomputer ha la capacità di risolvere un trilione di operazioni al secondo e su questa potenza di calcolo stanno lavorando, nell’ambito dell’iniziativa comunitaria, Enea, Università di Trento e Università di Roma Tor Vergata, su un totale di diciotto partner.

L’obiettivo del “supercalcolo” di livello “esascala”, secondo la terminologia specifica, è fare simulazioni che possano far comprendere meglio quali siano i nuovi materiali performanti per le prestazioni dell’energia solare, oppure conoscere in anticipo l’andamento dei bacini idrici e il riflesso sulla generazione idroelettrica.

Inoltre, sarà possibile “chiarire in modo ottimale la dinamica dei flussi di aria all’interno di un parco eolico”, come spiega l’Enea in una nota. “Questa tipologia di analisi consentirà di rendere l’eolico più economico e diffuso anche attraverso una riduzione delle perdite di energia che, a livello di impianto, sono stimate fra il 20% e il 30% complessivo”.

Un algoritmo per tracciare l’inquinamento

Le innovazioni su cui lavora l’Agenzia riguardano anche la salubrità dell’aria. L’Enea, infatti, ha annunciato la nascita di Orsa, algoritmo in grado di tracciare l’inquinamento dell’aria per settore e area geografica.

Il sistema è già operativo e tiene traccia dell’origine delle particelle e delle loro trasformazioni chimico-fisiche in atmosfera.

“Questo strumento funziona come un vero e proprio meccanismo di tracciabilità che permette di etichettare le emissioni per conoscere il contributo specifico di ogni singola fonte alle concentrazioni di inquinanti in atmosfera”, spiega Gino Briganti del Laboratorio Enea di inquinamento atmosferico.

Le applicazioni sono legate sia al monitoraggio della qualità dell’aria sia alla pianificazione delle politiche climatiche, soprattutto su scala locale.

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