Il Superbonus fa ripartire il settore edile, i dati di Movimprese

Crescono le imprese del settore. Intanto si allarga il fronte politico favorevole ad ampliare la maxi detrazione fiscale del 110%, dopo i paletti imposti dalla legge di Bilancio.

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Si fanno sentire gli effetti del Superbonus e degli altri bonus edilizi nelle costruzioni.

Negli ultimi due anni il numero delle imprese edili in Italia è cresciuto di quasi 30.000 unità, di cui 6.000 nel trimestre luglio-settembre 2021, grazie anche alla presenza delle varie agevolazioni fiscali (110% in primis) che hanno spinto il settore.

I numeri emergono dall’analisi Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

In generale, evidenzia una nota di Unioncamere, il saldo tra aperture e chiusure di imprese nel terzo trimestre 2021 si attesta sopra quota 20.000, una soglia superata solo due volte nei trimestri estivi nel decenno che ha preceduto la pandemia.

A spingere sulla vitalità del sistema imprenditoriale nel trimestre da poco concluso sono state le costruzioni che, con 6.200 imprese in più (+0,95% rispetto a fine giugno), hanno contribuito per il 28% al bilancio positivo del periodo.

Il ruolo trainante delle costruzioni per la tenuta del tessuto imprenditoriale, sottolinea Unioncamere, si avverte distintamente osservando l’andamento del tasso di crescita trimestrale per macro-settori a cavallo degli ultimi due anni.

Tra settembre 2019 e settembre 2021, il comparto edile è cresciuto complessivamente di 29.136 unità (+3,5%), secondo solo all’espansione dei servizi a imprese e persone (83.000 imprese in più per una crescita complessiva, nel biennio, del 4,2%).

A livello territoriale, la dinamica delle costruzioni appare più forte in Campania, dove la crescita cumulata del numero di imprese, negli ultimi due anni, è stata del 7% (corrispondente a 4.907 imprese in più). In valore assoluto, l’incremento più elevato si è invece registrato nel Lazio che, con un saldo nei due anni di 5.103 unità, ha messo a segno una crescita cumulata del 5,8%.

Intanto si allarga il fronte politico favorevole a un ampliamento del Superbonus, dopo che la proroga del 110% è stata frenata da diversi paletti inseriti nella bozza della nuova legge di Bilancio.

Giuseppe Conte, attuale presidente del M5S, su Twitter ha scritto che (neretti nostri) il Superbonus “va esteso, non è tempo di frenare la ripartenza del Paese” e che “siamo pronti ad ampliare la platea con le modifiche in Parlamento. Vediamo chi ci segue tra quelli che parlano di crescita e sviluppo”.

Mentre la sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica, Vannia Gava (Lega), ha affermato su Twitter: “Bene che Giuseppe Conte abbia risposto all’appello lanciato dalla Lega: anche gli altri partiti si impegnino a sostenere l’ampliamento del superbonus 110%, una misura che da stimolo all’economia e servirà a migliorare l’efficienza energetica del nostro patrimonio immobiliare”.

Intanto i deputati Sut, Fraccaro e Terzoni (M5S), nel commentare gli ultimi dati Enea sul 110%, in una nota osservano che ora bisogna lavorare “per estendere la proroga anche alle unifamiliari, senza la soglia di reddito Isee a 25.000 euro e senza la retroattività delle autorizzazioni. E per portare gli altri correttivi alla manovra necessari a non fermare l’effetto Superbonus“.

Non va poi dimenticata l’importanza della cessione del credito e dello sconto in fattura in combinazione con tutte le agevolazioni fiscali, come si chiede da più parti (vedi Italia Solare e Coordinamento Free).

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