Superbonus 110%, “niente proroga” ma soluzione in vista per sbloccare i crediti

Intanto, con una quarta cessione, Intesa Sanpaolo libera 1,3 miliardi di capienza fiscale per acquisire altri crediti.

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Doccia fredda per chi sperava in uno slittamento dei termini per poter accedere alla maxi detrazione al 110%, che si attendeva con la conversione del ddl Aiuti quater.

Con gli emendamenti allo stesso decreto potrebbe arrivare invece una soluzione per disincagliare la montagna di crediti da cedere, limitando la responsabilità di chi li accetta. Sempre su questo fronte, fa notizia l’accordo record siglato da Intesa Sanpaolo sulla cessione di crediti per 1,3 miliardi di euro a un’azienda correntista, in modo da liberare capienza fiscale per acquistare i crediti di altre imprese.

Niente proroga, ma un fondo per chi è in difficoltà”

A chiudere sullo slittamento delle scadenze è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari: “Non proroghiamo, non è quello il problema”, ha dichiarato ieri alla stampa. “Il problema – ha spiegato Fazzolari, citato dall’Ansa – sono i crediti di imposta, stiamo tentando di trovare su questo una soluzione”.

“Che sia 110% o 90% – ha aggiunto riferendosi al decalage previsto della detrazione – cambia che l’inquilino che deve fare 10mila euro di lavori prima non pagava niente e ora deve pagare 1.000 euro, ma per chi è in difficoltà interveniamo con un apposito fondo. Si confondono i due temi che sono diversi. Dobbiamo trovare un meccanismo per cui le banche possano prendersi questi crediti senza mandare all’aria i conti pubblici. Vale 60 miliardi, non può pagare lo Stato”.

Sembra dunque sfumare la possibilità di usare il Superbonus al 110% nei condomini anche nel 2023, tramite una proroga a fine dicembre del termine per presentare la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila), scaduto lo scorso 25 novembre. Possibilità che era parsa concreta e sarebbe dovuta arrivare tramite un emendamento al decreto Aiuti quater 176/2022 in fase di conversione, come aveva annunciato Guido Quintino Liris, capogruppo di FdI in commissione Bilancio e relatore sul provvedimento.

Gli emendamenti sulla cessione

Novità, sempre dalla conversione del dl Aiuti quater, sono invece in arrivo sul fronte della cessione dei crediti: diversi emendamenti delle forze di maggioranza, che il Governo starebbe valutando, intervengono sulla questione cruciale della responsabilità di chi acquista i crediti, limitandola attraverso una norma interpretativa e dunque di valore retroattivo.

Si disinnescherebbero così i timori che stanno paralizzando il mercato, che, nonostante i chiarimenti arrivati con la circolare 33 dell’Agenzia delle entrate, i sequestri di eventuali crediti frutto di frodi possano colpire anche chi li ha acquistati in buona fede, come accaduto a seguito di diverse sentenze di Cassazione.

“Si va nella giusta direzione e, una volta risolto il problema della responsabilità, il mercato potrebbe aprirsi anche ad altri soggetti, oltre alle banche, disposti a investire”, spiega a QualEnergia.it Virginio Trivella di Rete Irene.

Sempre nella conversione dell’Aiuti quater, un altro emendamento, leghista, punta a facilitare la cessione dei crediti permettendo alle banche e a Poste di utilizzarli in compensazione fino al 2027.

L’accordo di Intesa Sanpaolo

Intanto, come anticipato, Intesa Sanpaolo e Ludoil Energy, azienda attiva nella logistica infrastrutturale e nelle rinnovabili, hanno annunciato oggi un accordo per la ricessione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi e al Superbonus per 1,3 miliardi di euro.

L’operazione nasce per liberare la capienza fiscale della banca, attraverso le cosiddette “quarte cessioni” alle imprese correntiste degli istituti, permesse dal dl Aiuti bis, 50/222, con l’ art. 14.

La nuova cessione riguarderà crediti acquistati dal 1° maggio 2022. Intesa Sanpaolo, spiega la nota che annuncia l’operazione, “è stata la prima banca italiana a dare piena attuazione al decreto Aiuti, che ha previsto la ricessione al mondo delle imprese”. Da settembre – si informa – ha già ceduto crediti per oltre 2,5 miliardi di euro con le quarte cessioni.

Il contratto siglato con Ludoil Energy, spiega la banca, “risponde alla logica di riavviare progressivamente il mercato della cessione dei crediti: l’obiettivo della banca è continuare a coinvolgere un cospicuo numero di imprese per ampliare la propria capacità fiscale, oggi satura. Esse, infatti, sono la controparte essenziale e decisiva per dare impulso al mercato delle ricessioni in una prospettiva di rilancio e ampliamento dell’attività”.

Grazie all’accordo con Ludoil Energy, si aggiunge, Intesa Sanpaolo “continuerà a dare riscontro ai propri clienti che sono in attesa di poter cedere i loro crediti, assicurando gli adempimenti normativi e mantenendo la rigorosa attenzione nella verifica documentale condotta sinora”.

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