La sicurezza climatica e gli investimenti strategicamente mirati alle fonti rinnovabili

A cinque anni dalla firma dell’accordo di Parigi sulla lotta ai mutamenti climatici, l'International Renewable Energy Agency (IRENA) sollecita i governi a fare di più e indica sei azioni prioritarie che ruotano intorno alle rinnovabili.

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Questa settimana, il 12 dicembre, ricorre il quinto anniversario del raggiungimento dello storico accordo di Parigi sulla lotta contro la crisi climatica.

Dopo un lustro però le azioni per impedire che il surriscaldamento nel secolo in corso aumenti oltre 1,5 °C rispetto all’era preindustriale sono ancora flebili e più urgenti che mai.

È questo il giudizio della International Renewable Energy Agency (IRENA) e della Coalition for Action – formata da oltre 100 attori di primo piano nel settore delle energie rinnovabili – che hanno esortato i governi di tutto il mondo a intensificare i loro sforzi per una ripresa economica verde, favorendo la resilienza economica e garantendo un futuro sicuro per il clima.

Secondo i membri della Coalizione per l’azione di IRENA, è necessario che i governi di tutto il mondo aggiornino le loro priorità di ripresa attraverso sei azioni concrete:

  1. Legare le misure di stimolo economico a criteri compatibili con gli obiettivi climatici
  2. Elevare gli obiettivi delle politiche climatiche e chiarire i piani a lungo termine per la generazione e il consumo di energie rinnovabili, sia centralizzate che decentrate.
  3. Garantire la continuità dei servizi energetici e stimolare gli investimenti e la crescita delle rinnovabili.
  4. Dare priorità alle energie rinnovabili come componente chiave delle politiche industriali.
  5. Allineare le politiche del lavoro e dell’istruzione ad una transizione energetica equa.
  6. Intensificare la cooperazione e l’azione internazionale sul Covid-19, riconoscendo al contempo l’energia rinnovabile come parte fondamentale della soluzione.

Attraverso queste sei azioni, i governi possono coniugare la ripresa economica con i propri piani per il clima, rispettando gli impegni assunti nell’ambito dell’accordo di Parigi ed emergendo più forti e resilienti dalla crisi determinata dalla pandemia, secondo l’appello di IRENA (scaricabile in fondo a questo articolo).

In occasione della pandemia, i governi hanno dimostrato di saper mobilitare risorse economiche, scientifiche ed umane a livelli storicamente senza precedenti. Ma, sebbene alcuni paesi abbiano annunciato impegni più ambiziosi in materia di clima nell’ambito delle loro misure per creare economie sostenibili e resilienti, molti altri devono ancora intraprendere azioni incisive a favore di una ripresa verde, ha fatto notare IRENA.

“Ad oggi, i paesi del G20 si sono impegnati a sostenere il settore dei combustibili fossili e le industrie che dipendono dai combustibili fossili per almeno 233 miliardi di dollari. Questo denaro rappresenta un’opportunità persa per accelerare la transizione energetica e per alimentare la creazione di posti di lavoro a lungo termine e le opportunità di investimento nel momento in cui ne abbiamo più bisogno”, si legge nel comunicato.

L’agenda di ripresa post-Covid di IRENA mostra che gli investimenti strategicamente mirati alle fonti energetiche rinnovabili possono mettere il mondo sulla via della sicurezza climatica, generando benefici socio-economici più ampi.

Ogni milione di dollari investito nelle rinnovabili creerebbe un numero di posti di lavoro 3 volte superiore a quello dei combustibili fossili, ha sottolineato l’organismo internazionale.

“Ora è il momento di sfruttare lo slancio di una ripresa verde per continuare a costruire un ampio sostegno pubblico a favore di una decarbonizzazione che trasformi le società e apra la strada ad economie eque, inclusive e resilienti”.

IRENA_Coalition_Renewed_Call_to_Action_2020

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