La seconda vita delle batterie delle e-bike per stoccare energia rinnovabile

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Il progetto europeo Lions2Life condotto con il contributo italiano del Consorzio Erion Energy. E in Italia nel 2021 sono state vendute 295.000 e-bike.

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Dare una seconda vita alle batterie delle e-bike per stoccare energia rinnovabile e non perdere le materie prime critiche, come litio e cobalto, diminuendo la dipendenza dai principali Paesi esportatori.

È l’obiettivo di Lions2Life, il progetto europeo condotto con il contributo italiano del Consorzio Erion Energy, senza scopo di lucro, costituito dai e per i Produttori di pile e accumulatori per assolvere in modo sicuro, conveniente e ambientalmente sostenibile agli adempimenti previsti dalle norme comunitarie e nazionali per il fine vita dei loro prodotti.

Il progetto Lions2Life è partito dalla Spagna nel giugno del 2020 e, dopo 18 mesi di ricerca, è stato capace di sviluppare un modello potenzialmente replicabile su larga scala nelle città di tutta Europa.

Coordinato dall’Università Politecnica di Valencia, il progetto ha permesso – dopo alcuni test di durata – di inaugurare nell’eco-quartiere “La Pinada” di Valencia, un impianto pilota costruito con 560 celle selezionate provenienti da oltre 150 batterie di e-bike e in grado di accumulare e distribuire l’energia generata dai pannelli fotovoltaici installati su una delle strutture off grid del “Pinada Lab”, centro di innovazione incentrato sui temi della sostenibilità. Il prototipo, con una capacità di 6,15 kWh, è già stato collaudato con buoni risultati.

Grazie alla tecnologia messa a punto nell’ambito del progetto Lions2Life, le batterie usate con uno stato di salute (SoH) residuo superiore all’80% – anche se non più in grado di alimentare i veicoli elettrici – acquisiscono quindi una nuova funzione diventando dispositivi per lo stoccaggio e il rilascio di energia per impianti fotovoltaici.

Il modello di Lions2Life, non solo permette di ridurre la produzione di rifiuti grazie al reimpiego delle batterie, ma garantisce anche di ottenere importanti benefici sia in termini economici sia ambientali. Gli esperti del progetto hanno infatti calcolato che dare una seconda vita alle batterie ne aumenti del 20% il ciclo di vita effettivo consentendo inoltre di evitare l’estrazione di materie prime vergini (come, ad esempio, litio e cobalto).

Per uno sviluppo competitivo in questa direzone c’è però bisogno di automatizzare alcuni processi (smantellamento e separazione delle celle individuali).

“Nel 2021 le e-bike vendute in Italia sono state 295.000 con una crescita del +5% rispetto al 2020. Data l’importanza di questi numeri, in continua crescita, Lions2life rappresenta una risposta alla sfida posta dalla mobilità sostenibile in fatto di corretto riciclo delle batterie” ha dichiarato Luca Campadello, Manager del Projects & Innovation Team di Erion.

“Le potenzialità di questo progetto però non si esauriscono qui. In un periodo in cui è sempre più cruciale trovare soluzioni per allentare la dipendenza dell’Europa da Paesi terzi in fatto di approvvigionamento energetico, Lions2Life ci indica una via possibile per lo stoccaggio locale di energia ricavata da fonti rinnovabili. A ciò si unisce ovviamente l’attenzione per l’ambiente.”, dice Campadello.

Vedi anche intervista a Guillermo Sánchez, Direttore Tecnologico del Nanophotonics Technology Center dell’Università Politecnica di Valencia.

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