Rinnovabili nel post Coronavirus, le proposte di Free alla politica

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Meno burocrazia e autorizzazioni semplificate per sbloccare revamping e nuove installazione Fer in Italia. Le proposte Free nel primo di una serie di incontri con esponenti politici.

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Rimuovere gli ostacoli dovuti alla burocrazia autorizzativa per il revamping degli impianti fer e per la conversione a biometano degli impianti esistenti a biogas e sblocco autorizzativo per i nuovi progetti.

Queste alcune delle proposte emerse ieri, 14 aprile, dal dibattito in video conferenza tra il Coordinamento Free e i facilitatori ambientali del M5S, Gianpiero Trizzino, responsabile nazionale del settore ambiente e Tony Trevisi consigliere regionale della Puglia.

L’incontro – spiega una nota stampa del Coordinamento – è il primo di una serie che Free ha voluto pianificare per illustrare, al mondo della politica, le potenzialità delle fonti rinnovabili al fine di supportare la fase d’uscita del Paese dalla crisi del Coronavirus.

Per quanto riguarda l’efficienza energetica, il Coordinamento Free chiede che tutti gli impianti rinnovabili o che migliorano efficienza e prestazioni dei sistemi di riscaldamento/raffrescamento degli edifici siano autorizzati con una autocertificazione di tecnici iscritti all’albo e per tutta l’Italia.

“Solo un’autocertificazione potrà liberare decine di migliaia di lavori nei mesi seguenti alla ripresa delle attività dopo il Coronavirus – scrive Free nella nota – consentendo alle famiglie di approfittare delle misure fiscali esistenti per mettere il fotovoltaico sui tetti, la geotermia nei riscaldamenti, sostituire le vecchie e obsolete stufe a legna con quelle certificate ad alta efficienza e le caldaie classiche con quelle a micro cogenerazione”.

“Questa proposta – insiste il Coordinamento – vale anche altri interventi, come per esempio i cappotti termici e gli infissi. È stato anche sottolineato che non ci possono essere preclusioni diffuse e generalizzate su tutto il territorio nazionale verso rinnovabili, come il fotovoltaico a terra, l’eolico, il biogas e l’idroelettrico“.

I facilitatori ambientali del M5S hanno replicato alle questioni poste dal Coordinamento Free, racconta la nota, sottolineando che “è necessario lavorare sulla concretezza delle proposte, affinché il settore delle rinnovabili e dell’efficienza sia messo in condizioni di investire nell’interesse del Paese e del Pianeta e hanno concordato sulla necessità di azzerare la burocrazia. È necessario, inoltre, secondo gli esponenti del M5S, fare tutti i passi necessari per evitare l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore delle rinnovabili, fenomeno che oltretutto lede sia i territori, sia gli imprenditori onesti”.

I due esponenti del M5S hanno chiesto, infine, che il Coordinamento presenti una serie di proposte puntuali, affermando “che il canale di comunicazione tra politica e mondo delle rinnovabili non solo è necessario, ma deve rimanere costantemente aperto”.

Il Coordinamento Free ha accolto la proposta, assicurando che il pacchetto delle proprie proposte sarà presentato nei prossimi giorni.

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