Un calo di rappresentanza nel settore e della relativa visibilità pubblica, insieme a un’inversione di tendenza richiesta lo scorso anno e non ancora avvenuta, sarebbero tra le motivazioni che hanno portato Elettricità Futura e Anev a uscire dal Coordinamento Free.
È quanto appreso da QualEnergia.it oggi, 17 febbraio, dopo che lo stesso Coordinamento commenta l’accaduto (con riferimento alla sola EF), parlando di una scelta “di difficile comprensione”.
“Nell’auspicio che, anche se con strade diverse, si prosegua senza alcun rallentamento nel percorso di promozione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energica, Free conferma, con immutata determinazione, il proprio impegno nel fornire voce e soprattutto coordinamento alle tante associazioni che ne fanno parte e a quelle che decideranno di aderire”.
Inoltre, conclude la nota, “resta fermo anche l’impegno di promuovere, a tutti i livelli, misure che favoriscano l’uso delle rinnovabili e, più in generale, un uso migliore dell’energia, nell’interesse di imprese, famiglie e, soprattutto, delle generazioni future”.
Elettricità Futura, si ricorda, a dicembre 2024 ha sostituito Agostino Re Rebaudengo nel ruolo di presidente con Gianni Vittorio Armani, direttore Enel Grids and Innovability.