Prezzi elettrici, il Portogallo propone un tetto a 180 euro per MWh

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Gli impianti termoelettrici a gas con costo variabile superiore al price cap riceveranno delle compensazioni.

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Imporre un prezzo massimo di 180 euro per MWh sul mercato elettrico spot (giornaliero e infra-giornaliero): è la proposta avanzata recentemente dal Portogallo per contrastare gli effetti dei rincari energetici.

Il ministro portoghese João Pedro Matos Fernandez (Ambiente e Clima), parlando al Parlamento martedì 15 marzo, ha affermato che Lisbona sta negoziando con la Spagna la possibilità di introdurre questo tetto ai prezzi elettrici.

In base alla proposta, gli impianti a ciclo combinato a gas, con costo variabile accertato superiore al price cap, riceveranno la differenza, che sarà pagata tramite una “Cassa di compensazione europea” oppure, in caso di finanziamento nazionale, con il debito tariffario del sistema elettrico.

Secondo i calcoli citati dal ministro, grazie a questo intervento Portogallo e Spagna potrebbero ottenere un risparmio netto mensile di 5,7 miliardi di euro sulle bollette elettriche, a fronte di maggiori compensazioni per gli impianti a gas di 1,2 miliardi di euro/mese.

Il Portogallo, da solo, potrebbe risparmiare circa 1,1 miliardi di euro al mese, a fronte di compensazioni mensili per i cicli combinati a gas di circa 250 milioni di euro.

La proposta sarà presentata alla Commissione europea ma diversi Paesi Ue, ha sottolineato il ministro, sono contrari a soluzioni di questo tipo.

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