Più treni veloci e punti di ricarica sulle strade: le nuove proposte Ue sui trasporti sostenibili

Si punta anche sui piani di mobilità pulita nelle città. La nota della Commissione europea.

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Rendere i trasporti europei più efficienti e puliti, in linea con gli obiettivi del Green Deal che prevedono di ridurre del 90% le emissioni di CO2 in questo settore: è la finalità del pacchetto di quattro proposte appena lanciato dalla Commissione Ue in tema di mobilità sostenibile.

Un set di proposte riguarda le reti transeuropee dei trasporti (TEN-T) allo scopo di completare i collegamenti mancanti e velocizzare gli spostamenti con un focus sulle linee ferroviarie.

Tra gli obiettivi figura il raddoppio del traffico passeggeri-merci sulle tratte ad alta velocità entro il 2030; si punta poi a favorire i viaggi sui treni a lunga percorrenza, anche tra Paesi diversi, con un piano di azione specifico, e si parla di un impegno a valutare la possibilità di esentare a livello Ue i biglietti ferroviari dalle imposte sul valore aggiunto.

Inoltre, la Commissione Ue punta a far viaggiare i treni passeggeri sui maggiori collegamenti TEN-T ad almeno 160 km orari entro il 2040.

Un punto rilevante del nuovo regolamento TEN-T è lo sviluppo di infrastrutture di ricarica/rifornimento dei veicoli alimentati con combustibili alternativi. In particolare, entro il 2025, le strade transeuropee più importanti (oltre 47mila km totali) dovranno assicurare sufficiente capacità di ricarica per auto, furgoni e camion ogni 60 km in tutte le direzioni di marcia.

Bruxelles poi propone di aggiornare la direttiva del 2010 sui sistemi di trasporto intelligenti (direttiva ITS), in modo da promuovere una più rapida adozione dei servizi digitali nel campo dei trasporti, come la mobilità connessa e la disponibilità di dati in tempo reale sulla rete transeuropea, ad esempio su condizioni del traffico, lavori stradali e limiti di velocità.

Un altro set di proposte si concentra sulla mobilità urbana sostenibile, in particolare su come sviluppare i trasporti pubblici, le aree pedonali e le piste ciclabili, oltre che le soluzioni di mobilità condivisa e la consegna delle merci nel cosiddetto “ultimo km” con mezzi di trasporto a zero emissioni.

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