Un teleriscaldamento più efficiente per decarbonizzare il settore del caldo e del freddo: la recente revisione della Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica ha aggiornato diversi aspetti centrali, tra i quali l’articolo 26, che si focalizza proprio sulla definizione e sui criteri per il teleriscaldamento efficiente.
Più in dettaglio, si definisce una procedura che, passo dopo passo, deve guidare i gestori verso l’efficientamento e la decarbonizzazione delle proprie reti.
L’articolo 26, inoltre, introduce un approccio alternativo per rispondere ai requisiti del teleriscaldamento efficiente, nel quale il criterio di prestazione relativo alla sostenibilità è basato sul valore delle emissioni per unità di calore o freddo fornito alle utenze.
Un tema centrale per l’Unione
In ogni caso, qualunque sia l’approccio scelto da ciascun Stato Membro, il tema della decarbonizzazione del teleriscaldamento, soprattutto relativamente alle reti esistenti, risulterà centrale nel breve periodo e la Commissione Europea, proprio per accompagnare questo processo, ha predisposto uno specifico bando nel programma LIFE.
Si tratta del bando LIFE-CET-DHC, ormai operativo da 3 anni, e che ha dato i natali a molti progetti di sicuro interesse per questo argomento.
Uno di questi progetti, ENABLE DHC (Enabling strategies and investment plans for efficient, multi-energy and digitalized DHC), è coordinato da un partner italiano, Ambiente Italia, ed è partito a settembre 2024, prevedendo la chiusura ad agosto 2027.
9 piani di investimento in 7 Paesi
ENABLE DHC mira a promuovere la conversione delle reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento (DHC) verso un DHC efficiente, come definito appunto nella Direttiva Europea EED, sviluppando 9 casi di studio di piani di investimento in 7 Paesi con condizioni quadro molto diverse, vale a dire Austria, Croazia, Irlanda, Italia, Lettonia, Slovenia e persino Ucraina.
Le attività di progetto, inoltre, saranno gestite da un consorzio costituito da 12 partner, tra i quali figura anche Euroheat & Power, l’associazione europea di riferimento per il teleriscaldamento.
Per l’Italia il caso inserito è quello della rete di Acqui Terme, Comune in provincia di Alessandria, gestita dalla società EGEA. Un altro partner italiano, anche se opera nel progetto come esperto transnazionale, è OPTIT, società specializzata in soluzioni digitali a servizio dell’energia e non solo.
Una menzione specifica deve essere fatta sui due casi studio relativi a reti di teleriscaldamento in Ucraina: l’attuale situazione di guerra, infatti, assieme alla presenza di infrastrutture desuete ed estremamente inquinanti, rendono particolarmente urgente la conversione a una alimentazione maggiormente decarbonizzata e che possa garantire una decisa indipendenza energetica.
Digitalizzazione e non solo
I piani di investimento per reti efficienti saranno sviluppati nel progetto in stretta collaborazione con le utility che gestiscono le reti stesse e si concentreranno, come caratteristiche distintive, sulla digitalizzazione, sulla valutazione dei rischi di investimento e sul sector coupling, vale a dire le possibili interazioni tra la rete di teleriscaldamento e quella elettrica, anche per quanto riguarda il mercato.
In merito ai rischi di investimento, il tema è quello di esaminare, tramite analisi di sensibilità, la robustezza delle soluzioni proposte rispetto a possibili variazioni delle condizioni al contorno, come il cambiamento climatico, le modifiche nei prezzi e nella disponibilità dei combustibili, ecc.
In ENABLE DHC, inoltre, si prevede che i diversi casi studio dei piani di investimento non lavorino da soli ma si crei, invece, una forte e costante interazione attraverso la realizzazione di una Case Study Assembly, dove le varie soluzioni proposte saranno oggetto di discussione interna, rafforzando il valore aggiunto europeo della cooperazione tra gli operatori del teleriscaldamento.
Quale impatto del progetto?
L’impatto del progetto, però, non si fermerà alla sola realizzazione dei 9 piani di investimento.
I partner di ENABLE DHC forniranno un sostegno iniziale concreto a 18 ulteriori casi studio e, grazie a un ambizioso piano di replicazione che comprende 7 workshop nazionali, 3 webinar pan-europei, 1 workshop sulle politiche e 1 evento finale, si raggiungeranno gli attori del settore teleriscaldamento anche al di fuori dei confini geografici del progetto.
Verrà svolto, inoltre, un intenso lavoro di policy che porterà allo sviluppo di 7 roadmap approvate dalle autorità pubbliche per i Paesi partecipanti al progetto e di una blueprint, un documento che possa fornire un supporto ad altre utility per decarbonizzare le proprie reti.
I portatori di interesse locale, infine, saranno direttamente coinvolti anche attraverso 9 gruppi di lavoro collegati ai casi di studio e il loro interesse è testimoniato dalle 50 lettere di sostegno ricevute in fase di presentazione del progetto.
Diamo i numeri
In conclusione, nell’obiettivo generale di sviluppare un quadro favorevole alla diffusione di sistemi di teleriscaldamento a basse emissioni di carbonio, efficienti, resilienti e sostenibili, ENABLE DHC prevede i seguenti risultati:
- migliorare la conoscenza del quadro di riferimento e valutare lo stato tecnico attuale dei casi studio;
- migliorare il dialogo e la cooperazione tra gli operatori, la pubblica amministrazione e i portatori di interesse più rilevanti a livello locale e sovralocale;
- sviluppare piani di decarbonizzazione efficaci e di medio termine;
- promuovere il dialogo, l’interazione e la cooperazione tra i casi studio;
- migliorare il quadro di riferimento per il teleriscaldamento efficiente;
- attivare la replicabilità dei risultati al di fuori del consorzio e dopo la fine del progetto.
Dal punto di vista quantitativo, infine, nei tre anni del progetto i risultati dovrebbero portare a stimolare una generazione annuale di energia da fonti rinnovabili pari a 654 GWh e, corrispondentemente, circa 100 milioni di investimenti.