Per un’edilizia sostenibile, alcune proposte di ANCE

Alcune idee dell'Associazione nazionale costruttori edili per individuare gli obiettivi di innovazione del settore e individuare le strategie per conseguirli.

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Edifici a basso consumo di energia, sviluppo dell’economia circolare, utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e cantieri a basso impatto ambientale sono, secondo l’Associazione nazionale costruttori edili (ANCE), la sfida per uno sviluppo sostenibile in termini ambientali, economici e sociali.

In particolare secondo ANCE, per le caratteristiche del settore costruzioni, essendo ogni realizzazione un prototipo che coinvolge un numero molto elevato di soggetti, c’è bisogno di un piano ad hoc per raggiungere i risultati di innovazione e di aumento di produttività che altri settori industriali hanno già raggiunto.

Per questo motivo l’associazione ha pubblicato una breve guida, che delinea gli obiettivi di innovazione, e individua le strategie per conseguirli, in termini di digitalizzazione dei processi, investimenti in ricerca e sviluppo, formazione degli operatori, semplificazione e riduzione delle procedure amministrative.

Tra le proposte di ANCE segnaliamo in particolare quella di “dare impulso all’edilizia sostenibile per completare la transizione verso un modello economico circolare”.

La metà delle materie prime – spiega l’associazione – sono utilizzate per la costruzione di edifici. Il 40% del consumo finale di energia è legato alla fase di esercizio degli edifici mentre nella fase di costruzione dell’edificio la CO2 emessa per la produzione dei materiali rappresenta il 10-20% di quella emessa dall’edificio nel corso della sua intera vita utile.

Inoltre, i rifiuti da costruzione e demolizione rappresentano un terzo dei rifiuti prodotti in Europa, la cui maggior parte potrebbe essere riutilizzata a condizione di avere una normativa chiara e ben indirizzata al riciclo/riutilizzo.

ANCE suggerisce quindi di varare un Piano per l’economia circolare nell’edilizia, adottare un quadro normativo che semplifichi e favorisca il riutilizzo (decreti End of Waste) dei materiali da costruzione e demolizione e utilizzare criteri standardizzati riconosciuti e condivisi dalla collettività.

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