Neutralità climatica al 2035 e carbon negative al 2040: nuovi obiettivi vincolanti per la Finlandia

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Il parlamento di Helsinki ha approvato la nuova legge sui cambiamenti climatici, che impegna il paese ad assorbire più CO2 di quanta ne emetta entro il 2040.

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La Finlandia potrebbe presto diventare il primo grande paese al mondo a essere carbon negative, cioè ad assorbire più CO2 di quanta ne emetta: si impegna a divenirlo entro il 2040, mentre punta ad essere carbon neutral entro il 2035.

Mercoledì, infatti, il parlamento di Helsinki ha approvato la nuova legge sui cambiamenti climatici, con questi obiettivi, che si basano sulle analisi dell’Ipccc su quanto la Finlandia dovrebbe contribuire al taglio delle emissioni necessario per fermare il global warming a +1,5 °C dai livelli preindustriali, come stabilito dagli accordi di Parigi.

La nuova legge sui cambiamenti climatici finlandese, cui ora manca solo la firma del Presidente della Repubblica e che entrerà in vigore a luglio, aumenta gli obiettivi di riduzione delle emissioni ad almeno il 60% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990), poi 80% entro il 2040 e almeno 90-95% entro il 2050, mentre fino ad oggi la Finlandia aveva un -80% di CO2 come target per metà secolo.

Il raggiungimento della neutralità climatica e poi delle emissioni negative sarà possibile, oltre che con il taglio delle emissioni, anche con l’assorbimento di anidride carbonica, sia in modo naturale, ad esempio con cambi di uso del suolo e riforestazione, sia con tecnologie per la cattura della CO2 (vedi grafico sotto, fonte ministero del Tesoro finlandese).

La professoressa di diritto internazionale dell’Università della Finlandia orientale Kati Kulovesi, direttrice del Center for Climate Change, Energy and Environmental Law, ha definito i nuovi obiettivi “notevoli”, in particolare l’impegno sulla carbon negativity. “C’è però un divario importante tra le misure attuali e quelle necessarie per raggiungere gli obiettivi e ora c’è un obbligo legale di agire“, avverte l’esperta in una intervista alla rivista Protocol.

Raggiungere gli obiettivi non sarà infatti facile per la Finlandia, dato che il paese fa ancora molto affidamento sui combustibili fossili per il suo fabbisogno energetico e deve progredire molto sulle rinnovabili (vedi grafico sotto, dati 2020 fonte Iea):

Nemmeno le vaste foreste finlandesi sembrano poi aiutare più di tanto: i dati preliminari di Statistics Finland, mostrano che per la prima volta nel 2021 il settore dell’uso del suolo del Paese ha emesso più gas serra di quanti ne abbia assorbiti:

Nonostante i diversi annunci, oggi si contano sulle dita delle mani le leggi che rendono vincolanti impegni nazionali per la neutralità climatica: oltre alla Finlandia, anche Svezia, Danimarca e Regno Unito hanno adottato leggi analoghe.

La Finlandia, come anticipato, sarà il primo grande paese a rendere vincolante la negatività climatica: fino ad ora a portare le loro emissioni sotto lo zero sono stati solo paesi relativamente piccoli e ricchi di foreste, quali Suriname e Bhutan.

L’Italia, invece, non ha target vincolanti né per la neutralità climatica né per la carbon negativity, dato che a oggi resta l’unico fra i maggiori paesi europei a non essersi ancora dotato di una legge sulla protezione del clima.

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