Mobilità e qualità dell’aria, come va nelle città europee in confronto a quelle italiane?

Uno sguardo al nuovo rapporto Mobilitaria 2019 Europa, che sarà presentato il 25 settembre a That's Mobility a Milano.

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Lo studio Mobilitaria – Europa ha l’obiettivo di estendere l’analisi effettuata nei due report Mobilitaria 2018 e 2019 al livello europeo per poter valutare lo stato della qualità dell’aria e le buone pratiche adottate dalle diverse municipalità europee. Le città analizzate sono state: Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Budapest, Copenaghen, Dublino, Londra, Madrid, Parigi, Praga, Stoccolma, Vienna.

Vediamo alcuni dati preliminari del rapporto, che sarà presentato il 25 settembre, quando, in occasione della kermesse That’s Mobility che si terrà al MiCo a Milano, Kyoto Club e il CNR-IIA organizzano il workshop “MobilitAria- Europa 2030. Tecnologie e soluzioni energetiche per la decarbonizzazione dei trasporti” ( si veda qui per programma e registrazioni ).

Iniziamo con la qualità dell’aria: abbiamo considerato gli inquinanti particolato (PM10 e PM2,5) e biossido di azoto (NO2); nel dettaglio, ci si è soffermati sulle concentrazioni registrate nell’annualità 2017.

Come noto e come è stato confermato dall’analisi il problema della qualità dell’aria non è un problema solo italiano ma molte città in Europa non riescono a mantenere valori delle concentrazioni al di sotto dei limiti in vigore.

Per il biossido di azoto si registrano valori con concertazioni medie annue maggiori del limite normativo per le città di Parigi (43,5 μg/m3), Londra (41,3 μg/m3) e Madrid (41,4 μg/m3); le città in cui si registrano le concertazioni inferiori sono Dublino (20,7 μg/m3), Stoccolma (22,4 μg/m3) e Vienna (24,33 μg/m3).

In merito al valore del limite orario dell’NO2 nel 2017 si osservano particolari criticità per le città di Madrid e Londra che presentano rispettivamente 88 e 39 superamenti oltre il limite orario di concertazione.

Le concentrazioni medie annuali del PM10 in tutte le città analizzate risultano al di sotto dei limiti. Diversamente, per il limite giornaliero del PM10 Parigi, Londra e Budapest superano il limite consentito. In merito alle concentrazioni del PM2,5 nessuna città registra valori maggior al limite normativo ad eccezione della città di Budapest in cui si registra una media annuale di 28 μg/m3.

Città media NO2 (g/m3) media PM10

(g/m3)

media PM2.5

(g/m3)

superamenti NO2 superamenti PM10
Vienna

24

19

14

0

23

Copenaghen

33

20

n.d.

n.d.

15

Parigi

43

25

14

10

82

Berlino

35

24

15

2

31

Dublino

21

12

8

1

5

Amsterdam

32

21

13

0

14

Londra

41

22

13

39

19

Praga

30

25

18

1

49

Madrid

41

20

13

88

18

Stoccolma

22

15

5

0

31

Budapest

33

28

28

0

47

La mobilità urbana è stata invece analizzata considerando alcuni indicatori quali: il modal split, il numero di autovetture circolanti su 1000 abitanti, il numero di incidentalità e l’estensione della rete ciclabile della città.

Un altro indicatore interessante e correlabile con il benessere degli abitanti che è stato riportato è l’estensione delle aree verdi (i dati sono stati ottenuti prevalentemente da Eurostat e da agenzie locali per la mobilità o enti nazionali che operano nel settore).

Dalla disamina emerge che le città europee sono molto diverse ma comunque caratterizzate da un maggiore utilizzo di forme di trasporto sostenibili (TPL e mobilità ciclabile) e molti meno veicoli privati per 1000 abitanti rispetto ad alcune realtà italiane. Vediamo nel dettaglio qualche informazione.

Un aspetto rilevante importanza è costituto dal modal split, indicatore che consente di determinare con immediatezza i comportamenti di mobilità dei cittadini nelle diverse città analizzate.

Le ripartizioni modali presentano profili tra loro molto differenti tuttavia appare evidente dal grafico sotto riportato come le città in cui viene utilizzato maggiormente il trasporto pubblico locale sono Parigi e Londra e Budapest; le città con maggiore mobilità dolce sono Madrid e Stoccolma che hanno la maggiore percentuale di mobilità pedonale, mentre Copenaghen e Bruxelles ed Amsterdam sono le città in cui si pedala di più.

Se leggiamo questi dati e li compariamo con quelli delle città italiane si comprende come anche per quelle più avanzate il cammino verso forme di trasporto più sostenibili ed “europee” è ancora molto lungo. A Milano ad esempio (Mobilitaria 2018) si hanno le seguenti percentuali: 43 (auto e moto), 38 (TPL), 6 Bici, 12 piedi (1 altro) a Roma: 66 (auto e moto), 24 (TPL), 1 Bici, 8 piedi, (1 altro)

Riguardo il numero di auto private immatricolate le città che presentano un numero maggiore al milione sono Parigi, Madrid, Londra e Berlino. Considerando in numero di vetture pro-capite, le città con maggiore valore sono Bruxelles, Parigi, Copenaghen.

In questo caso il confronto con l’Italia è davvero impressionante, infatti (dati Mobilitaria 2019) si passa da 513 veicoli per 1000 abitanti di Milano ai 614 di Roma fino ai 674 di Torino. In merito ai dati sulla mortalità stradale si riscontra che il numero di morti è più elevato nelle grandi città quali Parigi, Londa e Madrid.

Le piste ciclabili sono maggiormente estese nelle città Berlino, Stoccolma ed Amsterdam con un numero di km maggiore a 500. La città con la rete più ridotta è Budapest in cui la mobilità ciclabile è tra le meno diffuse. Nuovamente se confrontati i dati con quelli italiani dipingono alcune nostre città come poco amiche delle due ruote: (Mobilitaria 2019) Roma 230 km, Milano 218 km, Torino 200 km, Palermo 48, Reggio Calabria 5,8 km.

Guardando invece alla percentuale di aree verdi presenti nelle città europee analizzate si vede come le più virtuose risultino Londra (Greater London) seguita da Copenhagen Stoccolma e Parigi; fanalino di coda su questo valore è Budapest con il solo 8% del territorio dedicato a verde.

 

Città

Veicoli /1000 Ab

Numero di morti anno per incidente stradale

Offerta piste ciclabili (km)

% Aree Verdi su superficie totale

Vienna

394

21

n.d.

11

Bruxelles

408

21

375

13

Copenaghen

n.d.

11

346

25

Parigi

250

175

309

23

Berlino

350

56

620

15

Dublino

422

6

240

17

Amsterdam

257

18

513

15

Londra

360

131

n.d.

33

Praga

541

17

224

13

Madrid

480

132

284

11

Stoccolma

200

4

761

24

Budapest

348

47

129

8

 

Da questo primo approfondimento sulle città europee emerge un panorama variopinto che necessita un ulteriore approfondimento che consentirà di mostrare nel dettaglio lo stato attuale e i progetti futuri di queste grandi Capitali e in qualche modo stimolare le nostre città nel proseguimento di azioni più virtuose.

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