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La super sfida di Google per l’energia: sempre e solo verde, in tempo reale, in tutto il mondo

Il colosso del web punta a utilizzare elettricità 100% rinnovabile h24 e sette giorni su sette, senza più acquisti "virtuali".

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Agire immediatamente per evitare le conseguenze peggiori del cambiamento climatico: sembra di sentire Greta Thunberg, invece è l’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, a ricordare quanto sia necessario ascoltare la scienza e fare ognuno la sua parte contro il surriscaldamento globale.

Nel suo nuovo messaggio online (link in basso), Pichai parla dei nuovi obiettivi di Google per realizzare un futuro “carbon-free” cioè a zero emissioni inquinanti.

In particolare, il colosso del web punta a utilizzare energia elettrica 100% rinnovabile per tutte le sue attività, h24 e sette giorni su sette (24/7 carbon-free electricity supply), in ogni parte del mondo, entro il 2030.

Dal 2017, ricorda l’amministratore delegato, Google sta coprendo i suoi interi consumi elettrici annuali acquistando un corrispondente ammontare di energia elettrica verde (eolica, solare).

Il punto, però, è che l’energia fisicamente consumata da Google, poniamo ad esempio in un centro elaborazione dati in India, è sempre quella prelevata dalla rete elettrica locale (quella indiana in questo caso), prodotta da una varietà di fonti energetiche, compreso magari anche il carbone.

Quindi si tratta di un’operazione virtuale, che consiste nell’acquistare, da diversi fornitori, una quantità complessiva di energia elettrica pulita che corrisponde ai propri consumi, energia generata da impianti eolici-solari che possono essere anche molto distanti dai centri elaborazione dati di Google (cioè dai luoghi fisici di consumo finale).

Il concetto 24/7 carbon-free va ben oltre: l’obiettivo è usare sempre e solo elettricità a zero emissioni in tempo reale, in ogni momento e in ogni luogo.

Per farlo, spiega Pichai, Google investirà non solo in grandi impianti eolici e fotovoltaici, ma anche in sistemi per l’accumulo energetico (grandi installazioni di batterie) e in tecnologie di intelligenza artificiale per ottimizzare la domanda elettrica in base a differenti parametri, come la disponibilità in tempo reale di energia generata dalle fonti rinnovabili, le condizioni meteorologiche, i consumi dei diversi centri di calcolo di Google nel mondo.

Si veda anche l’articolo Consumare più elettricità quando eolico e solare producono di più: la nuova ricetta di Google.

E poi l’amministratore delegato ha annunciato che Google è riuscita a eliminare totalmente la sua impronta pregressa del carbonio, per quanto riguarda tutte le emissioni di CO2 associate alle sue attività prima del 2007 (anno in cui Google è diventata carbon-neutral), grazie all’acquisto di certificati di carbon-offset, cioè certificati che attestano la compensazione delle emissioni, ad esempio con programmi di riforestazione.

Anche Facebook in una nota parla della necessità di aumentare l’impegno contro il cambiamento climatico.

Così Facebook ha annunciato che punta a raggiungere le emissioni nette zero in tutta la sua filiera operativa, entro il 2030, includendo quindi le attività dei fornitori e altri elementi, come i trasporti e i viaggi di lavoro dei dipendenti.

Intanto, evidenzia la nota, Facebook è in linea con il traguardo di ridurre le emissioni delle sue attività del 75% nel 2020, rispetto ai livelli registrati nel 2017.

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