L’Iran installerà 10 GW di rinnovabili nei prossimi 4 anni

Teheran ha firmato un memorandum of understanding con gli investitori, che avrebbero già presentato progetti per 80 GW.

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L’Iran installerà 10 GW di nuova potenza da rinnovabili nei prossimi quattro anni, sulla strada per arrivare a 30 GW di capacità di generazione da Fer.

Dopo l’annuncio arrivato a fine novembre, nei giorni scorsi il ministero per l’Energia di Teheran e l’agenzia nazionale per rinnovabili ed efficienza energetica, Satba, hanno firmato un memorandum of understanding con investitori privati ​​(non specificati) per attuare il piano, e hanno annunciato l’intenzione di stanziare l’equivalente di circa 71 milioni di dollari per i primi progetti.

Secondo Satba, ci sono attualmente più di 80 GW di progetti presentati.

In pratica, da qui al 2026 il parco rinnovabili dell’Iran si moltiplicherebbe per 10, dato che oggi il paese ha una capacità di generazione da Fer di circa 900 MW, di cui circa 455 MW solari e 309 MW eolici (dati Satba aggiornati a luglio 2021, nel grafico qui sotto l’evoluzione del mix elettrico da dati Iea).

Nonostante l’ottima radiazione solare e gli incentivi sia per i grandi parchi che per il FV su tetto introdotti dal 2016, il fotovoltaico in Iran in questi anni è rimasto sostanzialmente al palo (circa 90 MW installati nel 2019 e 50 MW nel 2020, dai dati Irena), frenato soprattutto dal difficile accesso ai finanziamenti e dalle sanzioni reintrodotte dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Non molto meglio è andato l’eolico, visto che si è fermi a poco più di 300 MW, per un paese che ha oltre 85 milioni di abitanti e consuma 284 TWh di elettricità l’anno.

Ora qualcosa si sta muovendo: secondo l’agenzia iraniana per le Fer, sono al momento in fase di costruzione 250 MW di impianti a rinnovabili e ci sarebbero già contratti con i privati per altri 250 MW.

Quanto alla parte a monte della filiera, a fine dicembre l’azienda iraniana Mana Energy Pak ha avviato la prima fabbrica di celle FV del paese (150 MW di capacità produttiva che si vogliono portare a 1.500 entro il 2023), dopo aver acquistato una fabbrica in grado di produrre 1,2 GW/anno di wafer multi e monocristallini e una linea di produzione di moduli da 250 MW/anno, attiva da inizio 2020.

“Molti – si legge nella nota dell’agenzia governativa iraniana con cui si annuncia il piano per aggiungere 10 GW nei prossimi 4 anni – credono ancora che le energie rinnovabili siano costose rispetto alle centrali termoelettriche a fossili, ma i rapporti dell’Organizzazione internazionale per le energie rinnovabili hanno mostrato che a fine 2019 il prezzo dell’elettricità da rinnovabili è già inferiore a quello dell’energia da combustibili fossili.”

Cosa non secondaria, ricordano da Satba, “alle centrali fossili dovrebbe essere aggiunto anche il costo del consumo di acqua”. Installare eolico e FV al posto di un impianto termoelettrico da 1.000 MW, farebbe risparmiare 1.500 milioni di metri cubi di gas naturale e 2,8 milioni di metri cubi di acqua all’anno, si stima.

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