Inaugurata in Francia la prima gigafactory di batterie di Stellantis

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Lo stabilimento è stato sviluppato da Automotive Cells Company, joint venture del colosso automotive con TotalEnergies e Mercedes-Benz. La capacità produttiva iniziale sarà di 13 GWh/anno per poi salire a 40 entro il 2030. Previste altre due fabbriche in Germania e Italia (Termoli).

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In Europa si comincia a fare sul serio con la produzione di batterie al litio per veicoli elettrici.

È stata inaugurata in Francia, a Billy-Berclau Douvrin, la prima gigafactory di Automotive Cells Company (Acc), la joint venture creata nel 2020 da TotalEnergies e Stellantis con l’ingresso di Mercedes-Benz l’anno successivo. Per il 2026 è previsto uno stabilimento analogo anche in Italia, a Termoli.

All’inaugurazione era presente il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, insieme al ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire e al ministro tedesco per i Trasporti Volker Wissing.

Urso ha evidenziato che il nuovo stabilimento “dimostra il valore dei programmi di interesse comune europei, come Ipcei batterie 1, che vede la partecipazione di 7 Paesi membri e 5 imprese italiane a cui seguirà a breve il programma Ipcei batterie 2 con la partecipazione di 12 Paesi membri e 10 aziende italiane”.

Non è mancata una critica alla Commissione Ue sul nuovo standard Euro 7 per le emissioni delle auto, con un “forte altolà” dato a Bruxelles da Italia e Francia.

Urso, inoltre, si aspetta “una grande politica assertiva da parte dell’Unione europea che ci indichi come estrarre le materie prime che ci servono e come e dove lavorarle in poco tempo”, in modo da ridurre la dipendenza dalla Cina per le forniture di materiali critici per le batterie.

Gli Ipcei, ricordiamo, sono gli “Importanti progetti di interesse comune europeo”, che riuniscono imprese di diversi Stati membri per raggiungere particolari traguardi industriali e tecnologici con il supporto di fondi pubblici europei e dei singoli governi.

Il primo Ipcei sulle batterie è coordinato dalla Francia e prevede 3,2 miliardi di investimenti pubblici, più 5 miliardi dai privati. Mentre il secondo Ipcei è coordinato dalla Germania e potrà contare su 9 miliardi privati e 2,9 miliardi di risorse pubbliche.

Tornando alla joint venture Acc, il piano di investimenti, da oltre 7 miliardi di euro complessivi (di cui circa 1,3 miliardi di fondi pubblici) prevede altre due super-fabbriche europee di batterie, in Germania a Kaiserslautern e in Italia a Termoli, rispettivamente nel 2025 e 2026.

Obiettivo è arrivare a produrre 120 GWh/anno di batterie.

La gigafactory francese inizierà le attività entro la fine del 2023 con 13 GWh, puntando a 40 GWh entro il 2030.

Lo stabilimento, spiega una nota, contribuirà all’obiettivo di Stellantis di raggiungere una capacità produttiva di 250 GWh in Europa entro i prossimi 7-8 anni.

Inoltre, poiché la chimica delle batterie è in continua evoluzione, Stellantis sta esplorando tutte le tecnologie disponibili per rispondere alle esigenze diversificate dei clienti.

In particolare, il colosso automotive sta esplorando soluzioni innovative come la tecnologia delle batterie a stato solido di Factorial e le batterie al litio-zolfo di Lyten, che promettono di migliorare le prestazioni e le autonomie dei veicoli 100% elettrici.

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