Il PoliMI brevetta la pompa di calore “solare”

La soluzione combina una pompa di calore aria-acqua e dei collettori solari ibridi fotovoltaici-termici, con una serie di vantaggi rispetto ad una pompa di calore tradizionale. Vediamoli.

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Una pompa di calore elio-assistita, che combina due tecnologie: quella della pompa di calore di tipo aria-acqua e dei collettori solari ibridi fotovoltaici termici. Questo l’ultimo brevetto del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano.

In questa soluzione tecnologica – spiega una nota del PoliMI – l’elemento di congiunzione è l’evaporatore speciale a triplo fluido acqua-aria-refrigerante nel quale, oltre al tradizionale circuito in cui evolve il fluido refrigerante, è ricavato un circuito in cui evolve contemporaneamente acqua.

Questo circuito ad acqua è collegato a sua volta a un campo di collettori solari ibridi utilizzati per incrementare la temperatura dell’acqua e per produrre energia elettrica.

Così la temperatura media dell’aria che attraversa l’evaporatore aumenta per via del processo di riscaldamento imposto dalla portata di acqua calda proveniente dal campo di collettori solari, comportando un miglioramento delle prestazioni energetiche della pompa di calore.

L’energia elettrica prodotta dal campo di collettori solari ibridi fotovoltaici-termici viene utilizzata per coprire la richiesta della pompa di calore riducendone così il prelievo dalla rete elettrica o garantendone il funzionamento autonomo.

Nell’immagine di seguito lo schema di funzionamento:

I vantaggi rispetto alle pdc tradizionali

Questa soluzione è applicabile nel condizionamento civile ed industriale e presenta una serie di vantaggi rispetto ad una pompa di calore tradizionale:

  1. funziona correttamente anche in assenza di radiazione solare;
  2.  in presenza di radiazione solare, funziona con prestazioni energetiche migliori a parità di effetto utile;
  3. ha un prelievo di energia elettrica dalla rete ridotto;
  4. garantisce prestazioni migliori anche del campo di collettori solari ibridi;
  5. garantisce consumi di energia derivanti dalle operazioni di sbrinamento dell’evaporatore minori.

Il brevetto sul sito del PoliMi

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