Dissociare la crescita economica dall’uso delle risorse, accelerando la transizione a un’economia circolare, e ridurre le principali pressioni ambientali e climatiche connesse alla produzione e al consumo nei settori a maggiore impatto (energia, industria, mobilità, infrastrutture, edilizia e alimentazione).
Sono due dei sei obiettivi che si pone l’ottavo Programma d’azione per l’ambiente (Paa), sul quale l’Europarlamento e il Consiglio Europeo hanno raggiunto un accordo e che punterà a garantire l’attuazione, l’applicazione e la realizzazione delle politiche e delle normative in materia di clima e di ambiente, oltre a introdurre un nuovo quadro di monitoraggio.
Gli altri obiettivi prioritari sono: ridurre in modo irreversibile le emissioni di gas-serra e aumentare l’assorbimento al fine di realizzare il target al 2030 e conseguire la neutralità climatica al 2050; rafforzare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici; perseguire l’obiettivo “inquinamento zero” e proteggere e ripristinare la biodiversità.
Il quadro di monitoraggio sarà gestito dalle Agenzie europee dell’ambiente (Aea) e per le sostanze chimiche (Echa).
Sono previsti tra l’altro nuovi metodi di verifica del consumo di carburante e delle emissioni reali dei veicoli leggeri e pesanti, nonché l’analisi dell’impatto economico della transizione giusta e delle politiche in materia di acque.