Sunballast ha chiuso il 2018 con un notevole +68% e nel primo semestre 2019 la società registra una crescita del +59% sul mercato italiano e di +164% su quello estero, soprattutto Svizzera, Germania, Austria, Francia, Belgio, Spagna, Malta.

Il prodotto di punta che ha creato il maggior impatto sul mercato è Sun Ballast Connect. Ecco alcune sue caratteristiche:

  • basso carico strutturale
  • elevata tenuta al vento certificata
  • costo kW drasticamente abbattuto
  • velocissimo da montare
  • bassa incidenza dei costi di trasporto.

Del positivo trend dell’azienda ne parliamo con l’amministratore Maurizio Iannuzzi.

Qual è il segreto di questo successo?

È un prodotto che i nostri clienti apprezzano e che premiano scegliendolo. Ma va detto che dietro un buon prodotto ci sono persone competenti. Le idee costruttive, le soluzioni geniali, le decisioni giuste sono sempre frutto di singoli individui, ma il successo è la conseguenza del lavoro di squadra. Se l’intera azienda si prende cura del proprio staff, ogni singolo membro si prenderà cura dell’azienda. Se si è in grado di far coincidere le mete del singolo a quelle del gruppo, il lavoro diventa un gioco. Ci si mette in discussione, si sbaglia, si corregge e si viene corretti, ci si diverte, si diventa professionisti. Sono le persone a fare l’azienda e questo il mercato lo percepisce e lo premia.

Cosa intende con il prendersi cura del proprio staff?

Significa formare le persone, metterle nella condizione di poter fare un buon lavoro. Organizzarle in maniera corretta, con mansioni e scopi specifici, chiari, in posti in cui abbiano la possibilità di sfruttare le proprie attitudini naturali. E poi ascoltarli quando sono in difficoltà; un buon executive deve essere d’aiuto al proprio team. È importante renderli partecipi dei problemi aziendali, bisogna dare loro responsabilità, ma soprattutto fiducia. Non mancare mai di dare il giusto riconoscimento a un lavoro ben fatto, non solo in termini economici. “Molto bene e Grazie” sono due parole con un potenziale enorme.

Quali sono le novità per l’anno in corso?

A marzo abbiamo presentato la nuova Sun Ballast Connect 10° verticale, soluzione alternativa necessaria quando le geometrie della copertura non permettono la classica posa orizzontale. Inoltre abbiamo alcuni progetti in progress nella nostra divisione di ricerca & sviluppo. Un upgrade del sistema Connect permetterà di ottimizzare ulteriormente gli spazi in copertura, dando la possibilità di modulare il passo fra le file, allo scopo di aggirare più facilmente i possibili ostacoli in copertura, come lucernari, camini linea vita, eccetera.

Andando più avanti nei mesi quali progetti ci sono?

Stiamo conducendo delle indagini di mercato per il Nord Africa, Emirati Arabi e America latina. Per il momento abbiamo avuto modo di seguire alcune commesse tramite EPC Europei, ottenendo feedback positivi. Ci sono buoni presupposti per poter espandere la nostra attività in alcuni di questi paesi già a partire dai primi mesi del 2020.

Qualcuno vi imita. Cosa ne pensa?

Sinceramente ho due sentimenti dicotomici, il primo istinto è una specie di fastidio, un senso di ingiustizia. Ma poi riflettendoci, in qualche maniera ne sono lusingato: solitamente i migliori prodotti al mondo vengono imitati. Il nostro prodotto va in mano ai professionisti del fotovoltaico e ho fiducia nei miei clienti. Non credo ci sia bisogno di stare a spiegare le differenze fra un prodotto originale e uno di imitazione. Mio padre, un uomo molto pragmatico, mi ha insegnato a non curarmi troppo degli errori che fanno gli altri, “piuttosto dedica il tuo tempo a cercare di far bene quello che stai facendo”, mi diceva. Questa è la situazione giusta per mettere in pratica il suo consiglio.