Giganti del mare, arriva una nuova turbina eolica da 10 MW

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La macchina progettata da Siemens Gamesa potrebbe soddisfare i consumi di 10mila famiglie. Ma anche gli altri produttori sono al lavoro, General Electric su un generatore da 12 MW e Vestas su un altro da 10.

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Per l’eolico offshore, visti gli alti costi legati all’installazione, da tempo la tendenza è quella di costruire macchine sempre più potenti. Non stupisce dunque l’annuncio dell’imminente arrivo sul mercato di una nuova turbina gigante, che, con 10 MW di capacità, da sola potrebbe soddisfare i consumi di circa 10mila famiglie.

A produrla sarà Siemens Gamesa Renewable Energy (SGRE) e il nuovo aerogeneratore, l’ SG 10,0-193 DD, inizierà ad essere venduto dal 2022.

La potenza di 10 MW, si legge nel materiale informativo fornito dall’azienda, si è raggiunta grazie a un rotore più ampio e alla tecnologia Direct Drive di SGRE.

Con 193 metri di diametro del rotore, questa nuova turbina, si stima, produrrà fino al 30% in più di rispetto al suo predecessore, la SG 8.0-167 DD da 8MW. Le pale di 94 metri di lunghezza garantiscono un’area spazzata di 29.300 m². L’altezza della torre invece sarà calibrata a seconda del sito di installazione (vedi grafico e tabella).

La tecnologia usata, si spiega, consente il riutilizzo della maggior parte dei componenti delle generazioni precedenti, accorciando così i tempi per la commercializzazione: un prototipo dovrebbe essere installato nel 2019, mentre lo sbarco sul mercato come anticipato è previsto per il 2022. La produzione, almeno in una fase iniziale, avverrà nello stabilimento SGRE di Cuxhaven, in Germania.

Se i numeri della nuova macchina di Siemens Gamesa sono sicuramente “fuori scala” rispetto a quelli che caratterizzano mediamente il mercato attuale, va detto che questa turbina potrebbe non essere nemmeno la più grande mai realizzata.

Nella primavera del 2018, infatti, un altra grande azienda dell’eolico, Generale Electric, ha annunciato il progetto di un super-aerogeneratore da 12 MW, Haliade-X, sul cui sviluppo il colosso americano investirà più di 400 milioni di dollari nei prossimi tre-cinque anni.

Si parla di una macchina ancora più enorme di quella di Siemens Gamesa: 260 metri di altezza complessiva e 220 metri di diametro del rotore, con pale di 107 metri capaci di spazzare un’area di 38.000 metri quadrati e che secondo GE produrrà fino a 67 GWh di elettricità in un anno, riuscendo a coprire i consumi elettrici di circa 16.000 abitazioni.

Anche Vestas dal canto suo ha in cantiere generatori da 10 MW, che punta a portare sul mercato entro il 2021: la sua V164-10.0 MW avrà un rotore da 164 metri di diametro, pale da 80 metri l’una, per un’area spazzata di 21.124 m2.

Come detto, il mercato dell’eolico offshore si sta muovendo verso progetti sempre più ambiziosi, in modo da ottimizzare il rapporto tra produzione e costi  di installazione e gestione degli impianti.

Entro il 2025 sono attese turbine fino a 13-15 MW di potenza, indispensabili per realizzare parchi in mare senza incentivi, con crescenti economie di scala e con la possibilità di produrre molta più energia attraverso un numero minore di pale.

Secondo le statistiche di WindEurope, nel 2017 la taglia media delle turbine offshore installate in Germania e Gran Bretagna era pari a 5,6-6 MW rispettivamente, come riassume il grafico sotto, tratto dal documento Wind in power 2017 (qui il rapporto completo).

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