Entro il 2027 le auto elettriche di tutti i segmenti in Europa costeranno meno delle analoghe auto a benzina o diesel anche senza eventuali incentivi statali.
La previsione è in un rapporto di Bloomberg New Energy Finance (BloombergNEF), commissionato da Transport & Environment (link in basso).
Più in dettaglio, spiega una nota di Transport & Environment, i primi veicoli elettrici a diventare più convenienti, rispetto a quelli tradizionali con motori a combustione interna, saranno i veicoli commerciali leggeri, nel 2025, si veda info-grafica sotto (cliccare per ingrandire).
Poi nel 2026 sarà il turno delle berline (segmenti C e D) e dei Suv di tutte le dimensioni. Le ultime auto elettriche a raggiungere la parità di costo con quelle tradizionali, fra sei anni, saranno le vetture più piccole del segmento B.
Tuttavia, prosegue la nota, gli analisti di BloombergNEF avvertono che la diminuzione dei costi delle auto elettriche è strettamente legata all’aumento dei volumi di produzione e vendite di modelli alla spina sui vari mercati. Di conseguenza, si spiega, i paesi Ue dovrebbero fissare obiettivi vincolanti più rigorosi per favorire la transizione dalle auto benzina-diesel alle vetture a batteria, prevedendo infine lo stop alla vendita di auto termiche dal 2035.
Nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, evidenziano gli analisti, i furgoni elettrici rappresentano oggi appena il 2% delle vendite totali, a causa di standard di emissioni molto deboli che non stimolano i produttori a investire nella transizione. Eppure, proprio i furgoni elettrici sono quelli più vicini alla data in cui costeranno meno dei furgoni tradizionali: molto dipende anche dal costo delle nuove batterie, che dovrebbe crollare del 58% entro il 2030 (in confronto al 2020).
Al contrario, afferma BloombergNEF, senza forti politiche di indirizzo, i veicoli inquinanti continuerebbero a essere venduti più a lungo del necessario e questo impedirebbe alla Ue di centrare il traguardo di decarbonizzazione al 2050.
Con le giuste politiche, secondo Veronica Aneris, direttrice di Transport & Environment Italia, “le auto e i furgoni elettrici possono raggiungere il 100% del mercato entro il 2035 in Europa. Il governo italiano deve favorire questa transizione storica, da un lato sostenendo in Europa obiettivi di riduzione di CO2 più stringenti per i costruttori e introducendo il 2035 come data di fine vendita dei motori a combustione interna, dall’altro accelerando la diffusione dei veicoli elettrici nella flotta italiana”.
La prossima tappa per capire quanto la Ue sia effettivamente intenzionata a incentivare il passaggio ai veicoli elettrici, segnala Transport & Environment, sarà a giugno, quando la Commissione Ue potrebbe indicare una data di stop alle vendite di auto a combustibili fossili.
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