Emergenza Covid-19 ed energia pulita: l’opinione di Maurizio Iannuzzi di Basic

Rubrica "Emergenza coronavirus ed energia pulita: diamo voce agli operatori": l’opinione di Maurizio Iannuzzi, titolare di Basic srl.

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In questa Rubrica di QualEnergia.it pubblichiamo esperienze, richieste e visioni degli operatori delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica in questa fase di emergenza per il coronavirus: le difficoltà pratiche che le aziende stanno incontrando, le loro soluzioni, le misure che le istituzioni energetiche dovrebbero predisporre, la percezione sui possibili sviluppi del mercato nelle prossime settimane e mesi.

Per scriverci: Emergenza coronavirus ed energia pulita: diamo voce agli operatori

L’opinione di Maurizio Iannuzzi, titolare di Basic srl

Difficoltà pratiche

Questa settimana Basic srl ha ricevuto diverse comunicazioni da parte dei clienti per spostare alcuni ordini già confermati causa chiusure aziendali e di conseguenza impossibilità di accedere al cantiere. Questo ha causato sicuramente un rallentamento, ma non un blocco totale sia per l’Italia per i Paesi in Europa.

Nonostante ciò, alla luce del nuovo Decreto, l’azienda può continuare a lavorare in quanto fa parte della filiera lavorativa di uno dei codici Ateco che possono proseguire l’attività (nello specifico nel codice 43.2) e ha già provveduto a fare la comunicazione al prefetto come indicato nel decreto.

Soluzioni aziendali

L’azienda rimane operativa adottando tutte le misure preventive per contrastare la diffusione del COVID-19 assicurandosi quindi, il funzionamento efficiente dei vari reparti (tecnici, commerciali, amministrativi, produttivi, logistici, di supporto e assistenza ai clienti) e lo svolgimento degli incontri commerciali attraverso modalità diverse (telefonate, video conferenze, ecc.) nel rispetto delle direttive. Basic è spinta a fare questo per essere sempre più di supporto ai professionisti del settore (distributori, installatori, progettisti, EPC).

Una volta terminato il periodo di quarantena tutti i cantieri che erano stati bloccati ripartiranno con urgenza e ci sarà molta pressione per avere il materiale velocemente.

Per questo motivo Sun Ballast non ha fermato la produzione, anzi sta lavorando per reintegrare e aumentare le giacenze di magazzino, così da essere pronti a soddisfare il picco di richieste che inevitabilmente ci sarà.

Percezione sui possibili sviluppi del mercato

Questo è un momento difficile e triste della storia dell’umanità, oggi la speranza e la fede nel futuro vengono messe a dura prova. È naturale avere paura per la propria vita e per quella dei propri cari ed è assolutamente legittimo, doveroso e razionale prendere corrette precauzioni. Allo stesso modo crediamo che sia istintivo, responsabile e lungimirante cercare di preservare anche l’equilibrio economico e politico del Paese.

Ho letto diverse notizie su giornali e social; biasimare fa parte della natura dell’uomo, soprattutto nei momenti di difficoltà, ma certamente non è un atteggiamento utile per affrontare e risolvere questa emergenza.

La storia ci insegna che quando qualcosa si rompe c’è sempre qualcuno che accusa un altro, c’è chi piange, chi rinuncia, chi si arrabbia, chi ha bisogno di tempo per ritrovare la serenità, ma alla fine c’è sempre qualche persona che si tira su le maniche e comincia a cercare una soluzione per riparare la cosa rotta, poi molti lo seguiranno, non tutti.

È semplicemente una questione di scelta, la direzione di Sun Ballast e il suo staff fanno parte di quelli che si sono già tirati su le maniche; in momenti come questi l’esempio vale di più di mille parole. Concludo con un invito a tutto il settore a tenere duro e andare avanti. L’Italia a breve avrà bisogno di tutti noi per ripartire e per essere sempre più competitiva con i prodotti di qualità che offre sul mercato.

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