L’elettroturismo in Italia: non solo ricarica dei veicoli

Le stazioni di ricarica presso hotel e campeggi sono un servizio ricercato da sempre più turisti. Esiste anche una certificazione "Electric Friendly". Vediamo qualche esempio in Italia e diamo alcuni consigli per la ricarica dei veicoli nelle strutture turistico-ricettive.

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In Italia cresce la voglia di rilanciare il turismo locale in ottica “sostenibile” e una possibilità è quella di ricaricare i veicoli elettrici presso le strutture ricettive e le case vacanze. Ma si può fare anche un passo in più.

Interessanti le attività della Fondazione eV-Now! che si occupa di progetti sul turismo con un’attenzione all’efficienza energetica e alle rinnovabili, in particolare con la presenza di auto, bici, barche e taxi lacustri elettrici, il cosiddetto “elettroturismo”.

Uno di questi progetti prevede la certificazione Electric Friendly by Motus-e. Le strutture turistiche possono riceverla se rispettano dei criteri d’eccellenza previsti dal Protocollo Electric Friendly, ovvero:

  • presenza di un punto di ricarica per veicoli elettrici e accessibilità allo stesso
  • energia 100% rinnovabile per la ricarica dei veicoli
  • presenza o meno di servizi di noleggio e itinerari “elettrici”, specie se pensati per la scoperta del territorio tramite una mobilità dolce e a impatto zero
  • punti di ricarica per e-bike
  • efficienza dell’edificio ed eventuale presenza di fonti per la produzione di energia rinnovabile per autoconsumo
  • certificazione ZeroWaste: riciclo dei rifiuti, raccolta dell’acqua piovana, trattamento delle acque reflue, utilizzo di materiale biodegradabile per le varie attività offerte dalla struttura
  • certificazione plastic free
  • efficienza in cucina: cucina biologica o utilizzo di prodotto a km zero; cucina con tecnologia a induzione.

Ricarica e rinnovabili nelle strutture Electric Friendly

Ad oggi le strutture certificate Electric Friendly sono quasi trenta, e alcune ci hanno raccontato le caratteristiche del servizio di ricarica da loro offerto.

Nel modenese La Cascina di Balsamico Bonini, per esempio, offre ai propri ospiti la possibilità di ricaricare gratuitamente mettendo a loro disposizione due Hera Wall box con la presa tipo 2, perché crede che dia valore aggiunto alla loro visione di attività di turismo lento e sostenibile, basato soprattutto sull’accoglienza e sulla produzione di aceto balsamico tradizionale di Modena.

Invece, la struttura Garnì Lago Nembia, situata nel Parco Naturale Adamello Brenta, ci ha raccontato di essere un Tesla Destination Charging dal 2016. La struttura offre agli ospiti la possibilità di ricaricare l’auto gratuitamente mettendo a disposizione due caricatori con potenza massima di 22 kW e di una multistazione di ricarica per E-Bikes.

Inoltre, per chi pernotta in questa struttura sarà possibile ottenere vantaggi per la ricarica sulle colonnine pubbliche (grazie a un accordo tra evWay e Trentino Marketing) per tutto il periodo della vacanza. L’hotel utilizza solo energia 100% rinnovabile (da fonte idroelettrica certificata Dolomiti Energia).

Un altro hotel è il Wiesenhof Garden Resort, in Alto Adige, che mette a disposizione un servizio di ricarica gratuito per i propri clienti, offrendo 5 Wall Box fino 11 kW e una colonnina di Tipo 2 con 22 kW, alimentate al 100% da fonte di energia rinnovabile.

Il Villaggio Torre del Porticciolo, in Sardegna, ci ha fatto sapere che ha due colonnine Tesla Destination Charger da 21 kW, che i clienti possono utilizzare gratuitamente se si pernotta almeno 3 giorni (in alternativa il costo è di 30 €).

Questa struttura sta ultimando l’installazione di un impianto fotovoltaico da 120 kW e sta valutando di offrire ricariche gratuite durante le ore di luce e di aggiungere altri due punti di ricarica, vista l’elevata richiesta del servizio soprattutto nei mesi di luglio e agosto.

I consigli per la ricarica nelle strutture turistico-ricettive

Anche se la ricarica dei veicoli elettrici è il primo ingrediente dell’elettroturismo, sappiamo che questo servizio è ancora assente in molte strutture. Gli operatori della mobilità elettrica si stanno muovendo per promuovere e facilitare la diffusione dei punti di ricarica in questo settore.

Si muove in questo comparto la società e-Station che ha pubblicato le informazioni principali sulle caratteristiche dei sistemi di ricarica presso le aziende turistiche e ricettive. Ad esempio, spiega quanto costa la ricarica completa di un veicolo elettrico: circa 4 euro e richiede circa 5 ore di tempo con una ricarica lenta a 3,7 kW, che alla fine consente un’autonomia di circa 120-150 km.

Questa autonomia è in grado di coprire gli spostamenti quotidiani dei turisti che, probabilmente, faranno ogni notte ricariche parziali, in quanto difficilmente arriveranno ogni giorno a consumare tutta la batteria. Per cui è ragionevole attendersi un costo giornaliero per le auto elettriche di circa 2 euro.

Nel caso dei ristoranti, il tempo di ricarica avrà una durata molto più breve e per questo, una ricarica di circa 2 ore a 3,7 kW consente di ricaricare le batterie per una percorrenza di circa 50 km con un costo di energia elettrica per il ristorante di circa 1,5 euro.

Queste stazioni di ricarica devono poi essere conformi al Modo 3 della normativa internazionale IEC 61851-1, così da garantire la massima sicurezza per le persone che utilizzano la stazione e per i veicoli elettrici che si ricaricano.

L’installazione della stazione di ricarica non richiede autorizzazioni o permessi da parte di enti; questa diventa infatti un impianto aziendale, installato e gestito in autonomia dall’azienda.

Esiste uno standard unico di colonnina? Potrebbe diventare obsoleta in futuro? Da inizio 2013 in poi, i vari Paesi membri della UE hanno adottato uno standard unico per le ricariche delle auto elettriche, per cui tutte le stazioni di ricarica devono avere la stessa tipologia di presa (Tipo 2 IEC62196) e devono essere interoperabili. Le stazioni di ricarica Modo 3 sono ormai diffuse a decine di migliaia in tutta Europa e la tecnologia è ormai consolidata. Installare oggi una colonnina non espone quindi al rischio di obsolescenza del dispositivo.

È importante che la stazione di ricarica sia universale, in grado quindi di ricaricare tutte le auto elettriche presenti e future. Allora possiamo sintetizzare quali prodotti sono da consigliare per la ricarica nelle strutture turistiche-ricettive:

  • wallbox Modo 3
  • colonnina di ricarica Modo 3 ad accesso libero
  • stazioni di ricarica ad accesso riservato con tessere RFID (radio-frequency identification): la stazione di ricarica si attiva solo avvicinando la tessera (di prossimità o senza contatto) abilitata; questa soluzione è consigliata quando si desidera limitare l’utilizzo della stazione di ricarica a un gruppo chiuso di utenti, ognuno dei quali è dotato di una tessera RFID abilitata. Le tessere sono fornite alla struttura insieme alla stazione di ricarica.
  • stazioni di ricarica con sistema di pagamento: è un sistema di ricarica fornito insieme a un servizio di gestione completo, che consente al proprietario di ricevere i pagamenti effettuati dagli utenti finali attraverso molteplici modalità di accesso e pagamento (Carte di Credito, Smartphone App, Roaming con altri operatori).

Insomma, una struttura di ricarica elettrica per i veicoli diventerà sempre più importante per le strutture ricettive come hotel, villaggi e camping, che potranno installarla con una spesa non particolarmente elevata (ad esempio tra 1500 e 2000 euro), attraendo così nuove tipologie di ospiti come, appunto, gli automobilisti elettrici.

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