Efficienza energetica è sempre sinonimo di competitività?

La risposta, non scontata, in una nuova pubblicazione RSE.

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Un’analisi di 1.300 progetti di efficientamento realizzati in 10 anni in 1.514 stabilimenti appartenenti a 7 settori energy intensive.

Questo il lavoro alle spalle della nuova pubblicazione di RSE   “Industria: meno consumo di energia più competitività? Percorsi verso un’efficienza globale” (link per il download in basso).

Come si intuisce, la ricerca è volta a verificare se le azioni di riduzione dei consumi intraprese dalle imprese industriali si accompagnano agli obiettivi di competitività perseguiti dalle imprese stesse.

Gli obiettivi di decarbonizzazione dell’economia, infatti, spiega una nota dell’ente, richiedono impegni e misure idonee a  ridurre i consumi energetici, ma con un approccio sostenibile; presupponendo che  gli  impegni vengano assunti senza deprimere lo sviluppo del Paese, anzi possibilmente facendolo crescere.

Il giudizio parrebbe essere scontato, ma non lo è affatto: da qui il duplice valore aggiunto del lavoro presentato nel volume.

Nello spirito della collana RSE Colloquia, si tratta di un contributo a più mani, da parte di soggetti che hanno collaborato con RSE: l’Associazione Italiana degli Economisti per l’energia (AIEE), il think tank I-Com e il Politecnico di Milano.

Lo studio, infatti, privilegia un “approccio empirico”, ovvero cerca di dare evidenza della relazione tra efficienza energetica e performance delle imprese stesse, attraverso l’osservazione di casi reali.

I 1.300 progetti citati forniscono un set rappresentativo e statisticamente significativo di dati energetici ed economici. I risultati sono stati oggetto di un confronto interno che ha coinvolto diversi soggetti del settore industriale che hanno “raccontato” le esperienze concrete affrontate.

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